Consiglio dopo furto e ritrovamento

Ciao a tutti,
i fatti:
nel luglio 2007 mi rubano il burghy 650 exe, assicurato contro il furto.
Espleto le necessarie formalità burocratiche, quali denuncia di furto e perdita di possesso, attendo 60gg. faccio la chiusura inchiesta, consegno le chiavi e poi firmo alla assicurazione una procura speciale che prelude all'indennizzo vero e proprio, avvenuto con bonifico e regolare firma di una quietanza.
Nell'agosto del 2008 (12 mesi dopo il furto, circa 10 dopo il risarcimento) ritrovano il veicolo, la Polizia mi chiama ed io mi reco sul posto per far presente che ero assicurato, che sono stato indennizzato e per dare agli agenti il numero della agenzia ed in generale i dati della assicurazione che se ne è occupata.
Sei mesi dopo mi arriva una raccomandata di uno studio legale che mi chiede le spese di rimozione, quelle di ricovero e quelle della pratica (80 euro + 3 euro/dì + 100 euro spese legali) essendo ancora lì il veicolo ed evidentemente non essendosi fatta avanti la assicurazione.
Rispondo informalmente producendo tutti i documenti sopra elencati, ma dopo circa 3 mesi mi scrivono una mail che riporto:
"il mezzo XXXX non è ancora stato ritirato dalla compagnia XXXX.
per non coinvolgerla nella promuovenda causa per il recupero degli importi e la condanna al ritiro ho necessità , quanto meno, di avere la prova che Lei abbia avvertito la compagnia del rinvenimento"
Ora vi domando:
Posso effettivamente avere un qualche onere relativo all'avviso all'assicurazione del ritrovamento che non fosse quel che ho già fatto?
Io sinceramente penso che debba essere una incombenza della polizia, infatti dopo il ritrovamento mica me lo hanno affidato, lo hanno portato via e basta.
Io capisco che le annotazioni al PRA possano ritardare, ma perbacco, 10 mesi non sono certo colpa mia.
E' come se di fronte a casa mia ritrovassero un veicolo di uno sconosciuto ed io, estraneo, avessi qualche responsabilità nel dover avvertire il proprietario del ritrovamento.
Ditemi qualcosa, vi prego.
i fatti:
nel luglio 2007 mi rubano il burghy 650 exe, assicurato contro il furto.
Espleto le necessarie formalità burocratiche, quali denuncia di furto e perdita di possesso, attendo 60gg. faccio la chiusura inchiesta, consegno le chiavi e poi firmo alla assicurazione una procura speciale che prelude all'indennizzo vero e proprio, avvenuto con bonifico e regolare firma di una quietanza.
Nell'agosto del 2008 (12 mesi dopo il furto, circa 10 dopo il risarcimento) ritrovano il veicolo, la Polizia mi chiama ed io mi reco sul posto per far presente che ero assicurato, che sono stato indennizzato e per dare agli agenti il numero della agenzia ed in generale i dati della assicurazione che se ne è occupata.
Sei mesi dopo mi arriva una raccomandata di uno studio legale che mi chiede le spese di rimozione, quelle di ricovero e quelle della pratica (80 euro + 3 euro/dì + 100 euro spese legali) essendo ancora lì il veicolo ed evidentemente non essendosi fatta avanti la assicurazione.
Rispondo informalmente producendo tutti i documenti sopra elencati, ma dopo circa 3 mesi mi scrivono una mail che riporto:
"il mezzo XXXX non è ancora stato ritirato dalla compagnia XXXX.
per non coinvolgerla nella promuovenda causa per il recupero degli importi e la condanna al ritiro ho necessità , quanto meno, di avere la prova che Lei abbia avvertito la compagnia del rinvenimento"
Ora vi domando:
Posso effettivamente avere un qualche onere relativo all'avviso all'assicurazione del ritrovamento che non fosse quel che ho già fatto?
Io sinceramente penso che debba essere una incombenza della polizia, infatti dopo il ritrovamento mica me lo hanno affidato, lo hanno portato via e basta.
Io capisco che le annotazioni al PRA possano ritardare, ma perbacco, 10 mesi non sono certo colpa mia.
E' come se di fronte a casa mia ritrovassero un veicolo di uno sconosciuto ed io, estraneo, avessi qualche responsabilità nel dover avvertire il proprietario del ritrovamento.
Ditemi qualcosa, vi prego.