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Genova: Alta Val Trebbia

In questa sezione potete inserire un percorso o un itinerario che avete realizzato di particolare bellezza ed interesse, sia paesaggistico che prettamente motociclistico.
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Genova: Alta Val Trebbia

Messaggioda Umberto » ven giu 04, 2010 9:39 pm

Posto questo giretto, per chi non potrà partecipare all'incontro del 4 luglio 2010.
La Valtrebbia è raggiungibile da Genova (passando da Torriglia).
Da Milano è raggiungibile tramite Piacenza, proseguendo per Bobbio (in strada provinciale), o seguendo l'autostrada A7 Milano - Genova fino al casello di Busalla, poi proseguire lungo SS 225 fino a Laccio e SS 45 fino a Torriglia. Il tempo di percorrenza dal casello di Busalla è di 25 minuti; o (sempre da Busalla) salendo verso Carrega Ligure, raggiungendo Casa del Romano e scendendo verso Torriglia, raggiungendo Genova passando da Bargagli.
Da Torino seguire autostrada A23 Torino - Piacenza fino all'incrocio con l'autostrada A7 Milano - Genova, svoltare in direzione Genova fino al casello di Busalla, poi proseguire lungo SS 225 fino a Laccio e SS 45 fino a Torriglia.
Dalla Riviera Ligure di Ponente e Genova seguire autostrada A10 - A12 fino al casello di Genova Est, poi proseguire sulla SS 45 in direzione di Piacenza per 25 Km. Il tempo di percorrenza dal casello di Genova Est è di 25 minuti.

Gli otto comuni della Valle sono: Fascia, Gorreto, Fontanigorda, Montebruno, Propata, Rondanina, Rovegno, Torriglia.

Il Parco dell'Antola:L'opera dell'uomo e la natura si fondono in uno spettacolo senza uguali durante il periodo delle fioriture che caratterizzano la vetta del Monte Antola e i pascoli montani di cui questo territorio è custode. L'architettura di quest'area con il suo magnifico Castello della Pietra, costruito tra due inconquistabili torrioni, e i suoi antichi borghi rappresenta una testimonianza di come questo territorio è stato abitato fino al secolo scorso grazie anche alla presenza di storiche vie di comunicazione dal mare alla pianura padana. La vicinanza con la città di Genova rende questo Parco ideale per chi vuole abbinare il mare con la montagna.

Da Genova a Montebruno, attraversando Torriglia:

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Giro intorno al lago del Brugneto:

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La strada. Classica di campagna, non esistono molte protezioni ai bordi e non sempre l'asfalto è in ottime condizioni...presenza di ghiaia sulla carreggiata. Percorso abbastanza impegnativo.

Lago del Brugneto:

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Altre foto del "pregiro" del 30/05: :arrow: qui

Un pò di storia...
La val Trebbia è formata dal fiume Trebbia che nasce ai piedi del monte Prelà in provincia di Genova e poi, dopo il comune di Gorreto, entra nel territorio della provincia di Piacenza, col comune di Ottone e proseguendo nel piacentino sfocia nel Po dopo 116 km.

Confina con la val d'Aveto e la val Nure ad est, con la valle Scrivia, la val Borbera, la val Boreca, la valle Staffora, la val Tidone e la val Luretta ad ovest.

Monti
Crinale est

Sono situati sul lato orientale della valle:

* Monte Montarlone (1500 m)
* Monte Oramara (1522 m)
* Monte Dego (1427)
* Monte delle Tane (1198)
* Monte Aserei (1432)

Crinale ovest

Sul lato occidentale della valle:

* Pietra Parcellara

Fanno parte del gruppo del Monte Antola:

* Monte Antola (1597 m)
* Monte Carmo (1640 m)
* Monte Alfeo (1651 m)
* Monte Cavalmurone (1671 m)
* Monte Legnà (1669 m)
* Monte Chiappo (1699 m)
* Monte Ebro (1700 m)
* Monte Lesima (1724 m)
* Monte Penice (1460 m)


Passi

Quattro valichi la mettono in comunicazione con la valle Staffora: il passo del Penice per la Strada Statale 461 del Passo del Penice, il passo della Scaparina, il passo del Brallo e il passo del Giovà attraverso la val Boreca.

Tre con la val Nure: il passo della Cappelletta, il passo del Mercatello e il passo del Cerro. Due con la val d'Aveto: il passo della Scoglina e il passo di Fregarolo.

Lungo il suo fondale si snoda la Strada Statale 45 di Val Trebbia.
Situato all'interno del Parco Regionale Monte Antola, nei comuni di Propata, Torriglia e Rondanina, il lago del Brugneto è un bacino artificiale costruito nel 1959. Un clima fresco e umido caratterizza il luogo ideale per escursioni autunnali, quando le rive del Brugneto si tingono magicamente di rosso. Il lago merita di essere visitato anche per la flora e la fauna che lo circondano.
L'incantevole Lago del Brugneto è di fatto una tra le più frequentate attrazioni turistiche della Val Trebbia. Esistono infatti diversi sentieri tracciati che vi permetteranno di effettuare la circonvallazione a pochi metri dall'acqua, immersi in un ambiente veramente rilassante e suggestivo.
Potrete altresì visitare le mura della diga, struttura sorta negli anni sessanta per approvigionare di scorte idriche le provincia di Genova e Piacenza. La vista degli scivoli di scarico è davvero emozionante.

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La diga

L'alta valle Brugneto è caratterizzata da un clima fresco-umido, con frequenti nevicate in inverno e piovosità medio-alta (circa 2000 mm. annui). Ciò fa si che soprattutto sui versanti esposti a nord si sviluppino vaste faggete, che hanno via via invaso gli antichi castagneti, oggi abbandonati; il sottobosco è caratterizzato da specie che meglio si sono adattate all'ambiente umido e ombroso quali il mirtillo, gli anemoni, le orchidee.
Sui versanti più soleggiati si sviluppa invece una vegetazione più varia, inframmezzata da zone coltivate e prati; l'albero predominante è il cerro, cui si accompagnano il frassino, il carpino bianco (raro nei dintorni) e il maggiociondolo con la sua tipica fioritura gialla. Qui il sottobosco è più ricco di specie quali la ginestra, la rosa canina, il corniolo. Lungo le rive del lago troviamo invece salici e qualche pioppo, che nei periodi di piena vengono in parte sommersi dall'acqua. La fauna è costituita da diversi mammiferi quali volpi, donnole, faine, ricci, tassi e cinghiali; inoltre nella zona vive una numerosa colonia di daini , che sembrano essersi ben adattati al nuovo ambiente. Fra gli uccelli sono da segnalare il gheppio, la poiana, la ghiandaia e numerosi uccelli acquatici quali l'airone cinerino, la garzetta e i germani.
Nel lago sono presenti numerose specie ittiche quali trota, carpa, tinca, persico sole, persico trota e cavedano.
Sentiero Brugneto: la storia
Ancora presente nei dintorni del lago qualche raro relitto di antichissima tradizione edificatoria: "Le Case Celtiche", dal tetto di paglia delimitato da due pareti di pietra disposte a "gradoni".
Nelle vicinanze di Bavastri poi il sentiero utilizza parzialmente un tratto ancora ben conservato dell'ANTICA VIA DEL SALE, che da Recco attraverso Torriglia conduceva alle Valli Borbera, Stafforà, Tidone, lungo i crinali del M. Carmo, M. Cavalmurone e M. Lesima. Restano intatti lungo il percorso un antico mulino e due ponti in pietra che s'inarcano su un vivace ruscello, incuneato in profondi pozzi scavati nel corso dei secoli. Non resta invece ormai che il ricordo e poche pietre delle fondamenta del villaggio dei FRINTI e del MOLINO et OSTERIA CAMERALE DEL BRIGNETO, sfondo delle orride gesta dei banditi che durante il '600 infestavano queste zone.

Nel 1959 crearono questo lago, per garantire alla città di Genova una grande riserva di acqua potabile, si decise di costruire un bacino artificiale. Nel luogo scelto per realizzare la diga c'erano due villaggi: Frinti, quello più grande, di circa quindici case e Mulini di Brugneto di solo due. Gli abitanti dei due piccoli borghi non avevano intenzione di lasciare le proprie abitazioni, ma furono costretti a farlo perché buttarono giù tutto con le mine, adesso i resti sono sommersi dall'acqua.

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Le case ed il mulino del Brugneto, ingoiate dal lago, in un periodo di siccità intorno agli anni '60.

Il percorso è molto panoramico sviluppandosi quasi completamente in cresta allo spartiacque che domina la Val Borbera e la Val Brugneto.

Soggiornare.
Nel paese di Fascia, in località "Casa del Romano" (n°62) vi è la possibilità di soggiornare, hotel ad una stella: camere 9; bagni 3; letti 18; bagni con vasca 3; Telefono: 01095946.

Altro paese in cui è possibile soggiornare è Torriglia: Hotel della Posta 1906, situato al centro del paese a pochissimi metri da Banca, Ufficio Postale, Farmacia, Supermarket, Tabacchi e capolinea bus per Genova, ma rimane comunque in una zona di quiete a pochi passi dal verde.
A 200 metri dall'Albergo infatti si trova il grande parco del Castello di Torriglia dove relax e natura sono assicurati.

L'albergo della Posta dispone di camere molto accoglienti, luminose, tutte con bagno e televisore.

L'albergo offre ai suoi ospiti la seguente gamma di servizi:

* Ristorante "Luna Pigra"
* Pizzeria "Pizza House"
* Pub "Trekking and Arts"
* Ascensore
* Garage coperto
* Terrazza e giardino (nel periodo estivo)
* Saletta lettura al 1° piano con interessante biblioteca
* Saletta con televisore maxi-schermo
* Saletta giochi di società
* Galleria d'arte con mostra permanente del pittore Pietro Lumachi ed esposizioni periodiche di altri artisti
* Internet point (in allestimento)

Promozioni e prezzi speciali: nei mesi di Novembre, Dicembre, Gennaio e Febbraio effettua il 10% di sconto sui prezzi delle camere durante i week-end.

Hotel Posta - Via Matteotti 39 16029 Torriglia (GE)
Telefono: (39) 010 94 40 50
Fax: (39) 010 94 32 77
Posta elettronica: hotelposta.torriglia@inwind.it
Sito internet: spazioinwind.libero.it/hoteldellaposta
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Messaggioda Knarf » ven giu 04, 2010 9:56 pm

Grazie e complimenti. :D :clap: :clap:
Ho un giretto pronto li, bello bello, da fare lungo la SS45 e l'idea del Laghetto è molto interessante.
Questi sono i topic utili per chi ha voglia di girare ;)
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Messaggioda Umberto » sab giu 05, 2010 12:24 am

Knarf ha scritto:Grazie e complimenti. :D :clap: :clap:
Ho un giretto pronto li, bello bello, da fare lungo la SS45 e l'idea del Laghetto è molto interessante.
Questi sono i topic utili per chi ha voglia di girare ;)

:69: :69: Grazie capo!
Potresti venire il 4 luglio...per un assaggio... ;)
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Messaggioda Umberto » sab giu 05, 2010 5:35 pm

Partendo da Genova esiste un'altra variante, arrivati in località Sottocolle è possibile percorrere la vecchia strada statale, oggi provinciale SP 62 evitando la galleria e girando a sinistra (prima di essa), verso Scoffera
La strada inizia nel centro di Genova (piazza Verdi), dove costituisce un'importante arteria di attraversamento urbano (Via Bobbio-via Piacenza) ed esce poi dalla città seguendo il corso del Bisagno, mantenendosi sulla sua destra idrografica (anche se molti genovesi preferiscono l'arteria posta sull'altra riva del Bisagno); a Staglieno vi si innesta una bretella di collegamento con l'uscita Genova Est dell'autostrada Genova-Livorno. Precedentemente in località Prato si scavalcava il Bisagno passando dal lato opposto della valle omonima, ora si prosegue dritto per la nuova strada e la galleria; la strada con un percorso talvolta tortuoso, sale a Bargagli, dove ha inizio il Traforo Bargagli-Ferriere (ex T3) che immette sulla ex strada statale 225 della Fontanabuona diretta a Chiavari. Poco oltre Bargagli inizia la salita verso il Passo della Scoffera (m 674) che separa la Val Bisagno dall'alta valle Scrivia, e che pertanto rappresenta lo spartiacque tra il bacino del Po e il versante ligure-tirrenico della Penisola italiana. Il vecchio tracciato della SS 45 risale sino al valico e poi discende sul versante opposto con una serie di tornanti; attualmente esiste una galleria, il cui inizio è posto in località Sottocolle sotto Davagna (5 km oltre Bargagli), che conduce direttamente a Laccio, ove si ricongiunge con la strada vecchia. A Laccio, oltre al nuovo e al vecchio tracciato della strada della Scoffera, si incontrano anche l'ex strada statale 226 di Valle Scrivia (oggi SP GE 226), che percorre la valle della Scrivia, e i due tracciati (nuovo e vecchio) della SS 45 che prosegue in direzione Piacenza. La vecchia strada statale, oggi provinciale SP 62, sale a Torriglia, paese posto a 769 m sullo spartiacque tra i bacini della Trebbia e dello Scrivia, e ai piedi del Monte Prelà dove entrambi i suddetti fiumi trovano le proprie sorgenti. Sino a quando fu inaugurata (inizio anni novanta del XX secolo) la variante a scorrimento veloce che evita la salita a Torriglia e la successiva discesa, questo paese appenninico era il punto più elevato toccato dalla SS 45. La nuova variante e la vecchia strada si congiungono a Costafontana, ove inizia la Val Trebbia che la SS 45 segue sino allo sbocco in pianura.

In questo tratto iniziale la Val Trebbia è circondata da montagne di una certa altezza che vi conferiscono un aspetto scosceso; la strada è costretta a seguirne i contorni e assume andamento tortuoso, con curve a stretto raggio, continui cambi di pendenza, a volte in fondovalle, a volte piuttosto alta sopra di essa. Il fiume è attraversato in più occasioni. I centri abitati di una certa entità toccati dalla strada sono Montebruno, Rovegno (il paese è in alto e si passa dagli abitati di Loco ed Isola) e Gorreto, che è l'ultimo della provincia di Genova; sono invece posti in piccole valli laterali, servite da strade provinciali che si dipartono dalla SS 45, i centri di Fontanigorda, la cui strada parte da Due Ponti, Propata e Rondanina da Montebruno e Fascia subito dopo Due Ponti.
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Messaggioda Umberto » sab giu 05, 2010 5:43 pm

Oltre Gorreto si entra nella provincia di Piacenza. Il primo centro a essere attraversato è Ottone che si trova a una quota di 510 metri sopra il livello del mare. La valle si apre e la strada ne beneficia con una variante fra Ottone e Traschio. Dopo il bivio per Zerba la strada inizia a salire e si arriva a Traschio nel comune di Cerignale. Da qui fino a Bobbio la strada è molto tortuosa e caratterizzata da curve di stretto raggio e da una scarsa larghezza della carreggiata. Si transita per il piccolo abitato di Losso per poi giungere a Ponte Organasco. Dalla località Ponte Organasco (Cerignale), per alcuni chilometri, la strada rasenta il confine con la Lombardia (Oltrepò Pavese) senza però oltrepassarlo, da li diparte la strada provinciale che conduce al Passo del Brallo e a Varzi; poi proseguendo si passa dall'altra parte del fiume Trebbia passando il ponte nei pressi di Ponte Lenzino e Rovaiola di Corte Brugnatella, con alcuni saliscendi si giunge al termine dell'alta valle della Trebbia, cioè al punto in cui vi confluisce l'Aveto, formando meandri spettacolari nei pressi di Confiente, la cui valle è servita dalla ex strada statale 586 della Valle dell'Aveto. La strada scende (da Traschio è quasi sempre rimasta a mezza costa)con una ripida discesa verso Marsaglia, ma prima di essa vi è un'altra strada che porta al Passo del Brallo attraverso la famosa Pieve di Montarsolo. A Marsaglia ha inizio la strada provinciale che conduce al Passo del Mercatello e quindi a Ferriere nella valle del Nure e la ex SS586 "della Val d'Aveto".
A Marsaglia, sede del comune di Corte Brugnatella la SS 45 si trova in fondovalle, dovendo attraversare la Trebbia; nel tratto che porta a Bobbio, circa 9 km, si innalza sino a un centinaio di metri sopra le acque spumeggianti del corso della Trebbia, che qui forma una sorta di canyon amato dai canoisti: è un tratto piuttosto pericoloso a causa delle numerose curve cieche e della sede stradale ridotta; in alto domina la chiesetta di Brugnello a picco sul Trebbia e sulla valle. Si giunge così prima a San Salvatore di Bobbio e dopo la galleria a Bobbio (m 272) dopo la statua bianca del Santo Antonio Maria Gianelli, centro principale di tutto il bacino della Trebbia ed antica Contea del Monastero di San Colombano, ai piedi del Monte Penice (1.460 m) ove alla cui sommità vi è l'antico Santuario di Santa Maria facilmente individuabile per la presenza di antenne sulla sua vetta. Un tempo la strada ne attraversava il centro storico, oggi invece è possibile evitarlo per mezzo di una specie di tangenziale costruita su un viadotto che poggia nel greto del fiume. Da Bobbio si può entrare sulla ex strada statale 412 della Val Tidone e sulla ex strada statale 461 di Val Staffora che hanno percorso comune sino al Passo del Penice. Prima di Bobbio vi è la strada (dalla statua bianca del Santo Gianelli) che porta al Passo del Brallo e quindi a Varzi, salendo verso la valle del Carlone per San Cristoforo e poi per Dezza.

Il percorso della SS 45 da Bobbio verso Piacenza dopo la statua bianca del Santo San Colombano posto fuori il paese dopo la cittadina è molto veloce. Si viaggia in variante senza attraversare paesi fino a Perino. Si supera il monte Barberino (antico confine della Repubblica di Genova e poi Ligure) con una galleria e si procede su numerosi viadotti (tre dei quali sul Trebbia). Dopo l'ultimo viadotto (Perino), però, questa variante si interrompe con una brusca curva verso destra, che immette di nuovo sulla vecchia sede in località Due Bandiere (Travo); la costruzione della nuova strada venne interrotta abbandonando anche i piloni ben visibili dopo proteste ambientalistiche che chiedono di abbattere anche i nuovi tratti costruiti da Bobbio a Perino, riportando la strada all'antico aspetto; vi sono proposte invece bipartisan per continuare la strada fino a Rivergaro.

Si passa quindi presso Quadrelli e Casino Agnelli da dove si imbocca il ponte per Travo. Si affrontano le ultime asperità appenniniche, per giungere a Rivergaro, centro che segna una sorta di confine tra il tronco montano della strada e il suo breve tronco pianeggiante. Qui la Trebbia abbandona la sua valle per insinuarsi nella pianura Padana.

Gli ultimi 13 km che portano a Piacenza sono prevalentemente rettilinei, con un'intersezione con la viabilità secondaria provvista di semaforo presso Niviano; prima dell'ingresso in città, è lo svincolo della tangenziale sud di Piacenza che consente il rapido collegamento con la strada statale 9 Via Emilia e la ex strada statale 10 Padana Inferiore, nonché con le due autostrade A1 (Piacenza Sud) e A21 (Piacenza Est e Piacenza Ovest).
Umberto
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