Mi permetto un suggerimento:
mai e poi mai le infradito!
In caso che tu debba buttare a terra un piede per salvarti da una scivolata, le possibili conseguenze sarebbero due:
1) ti si sfila il sandalo, e ti trovi a grattare la pianta del piede sull'asfalto, con il risultato che non lo poggerai più a terra per tanti lunghi mesi...
2) la gomma del sandalo fà presa bene sull'asfalto, e il cordino di plastica (o pelle, se l'infradito è un pò "fighetto") che tieni infilato tra il pollice e l'indice del piede, se sei fortunato si spezza... ma se non lo sei e tiene, a tagliarsi in due sarà il tuo piede (non è fantasia: l'ho visto cuccedere!), e prima di tornare a camminare dritto ci vorranno parecchie dolorose operazioni di ricostruzione della struttura ossea del piede...
Se proprio non riesci a fare a meno di una calzatura aperta, prediligi quei sandali che hanno la base un pò grossa, e si uniscono al piede attraverso fascie che corrono laterlamente al piede. Ma per l'amor del cielo: non le infradito!
Non è allarmismo, nè voglia si "splatter", però voglio ricordare che se avessimo la certezza assoluta che in terra non ci andiamo mai, nè per colpa nostra, nè per colpa di altri, sarebbe un mondo meraviglioso e non avremmo nemmeno bisogno del casco.
Ma purtroppo non è così.
Lo credevo da ragazzino, ma dall'epoca porto ancora il segno sulla rotula destra di una caduta quasi da fermo, mentre il palmo della mano destra dopo parecchi anni è tornata immaccolata.
L'inverno scorso ho distrutto il mio 400 sotto al paraurti posteriore di un SUV, e le protezioni a gomito e spalla mi hanno salvato il braccio.
Ora ho fatto anche la spesa del pantalone con le protezioni.
Ormai non sono più un ragazzino, e non dico più "tanto io non cado mai", perchè la storia mi ha dato torto.
E allora dico: "La prossima volta che andrò in terra, non mi voglio pentire di aver risparmiato 180 Euro!".
Quando non succede nulla, non si ha paura di niente.
Ma se poi, il cielo non voglia, succede, meglio guardare in dietro e poter dire "Ho fatto tutto quello che potevo...".