L’installazione delle apparecchiature è già stata completata: il Tutor coprirà una dozzina di chilometri, dalla galleria Giovi sin quasi allo svincolo di Bolzaneto; in quel tratto, il limite di velocità è stato alzato e uniformato a 80 km/h per le auto e a 60 km/h per i veicoli commerciali con massa a pieno carico superiore alle 12 tonnellate.
Inoltre, secondo quanto spiegato dalla società Autostrade, che ha il brevetto del dispositivo, tutto è pronto anche per portare il Tutor sulla Sopraelevata di Genova; sono stati conclusi i sopralluoghi e superati i problemi tecnici: mancano solo i fondi del Comune per finanziare l’operazione. Ogni coppia di varchi (entrata e uscita) costa circa 50.000 euro.
Come è ormai noto, il Tutor non rileva la velocità istantanea, ma quella media fra due punti: da quello d’ingresso a quello di uscita viene monitorato il passaggio di tutti i veicoli, ne viene calcolato il tempo di percorrenza e, in seguito, calcolata la velocità . Qui sotto, un esempio del funzionamento.
Dal 2006, il Tutor è già in funzione in Liguria, nel tratto di A26 compreso fra l’area di servizio Turchino e l’innesto con l’A10, in direzione sud; secondo i dati forniti dalla società Autostrade, il suo utilizzo ha permesso di ottenere risultati importanti nella riduzione di incidenti, feriti e vittime della strada: dal 2005 al 2007, c’è stato il 42% in meno di incidenti, il 63% in meno di feriti e nessun morto, contro i 5 del 2005. In Italia il Tutor è utilizzato su 1224 km di rete della Società , dove il tasso di mortalità s’è ridotto di quasi il 50%.