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GENOVA - Corsie gialle, multe e ricorsi - INFO

Sezione dedicata alle leggi che tutelano noi consumatori e alle leggi che disciplinano le due ruote.
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Messaggioda Umberto » ven mar 13, 2009 11:05 pm

No alle moto sulle corsie bus, è bagarre
Il Secolo XIX 12 marzo 2009| Daniele Grillo
Niente via libera alle moto sulle corsie gialle, niente sperimentazione in alcuni tratti neppure per un giorno. E in commissione consigliare scoppia il caos. Lo scontro, accesissimo sul finale del pomeriggio di ieri della Sala rossa, ha coinvolto in particolare alcuni consiglieri di Italia dei Valori e Partito democratico e il vicesindaco Paolo Pissarello. Alla fine le moto non entrano, nonostante il fatto che i pareri siano stati molto più rivolti al sì.

Così è stato celebrato, ieri, il finale non troppo a sorpresa di un percorso partito qualche mese fa con quella che sembrava un’apertura della giunta al dibattito sull’ingresso delle due ruote nelle corsie gialle. Mesi di audizioni, verbali, ore impiegate a parlare della questione. Pronunciamenti di forze dell'ordine, 118, avvocatura, assicuratori, sindacalisti, vertici Amt e consumatori. Poi, alla fine, la creazione di un dossier che dava più aperture che chiusure, da parte dei soggetti interpellati.

«La commissione consigliare competente, in rappresentanza del Consiglio comunale, dovrà decidere sulla questione», avevano detto a quel punto i tre assessori a Mobilità, Sicurezza e Rapporti con in Consumatori Paolo Pissarello, Francesco Scidone e Alfonso Pittaluga. E in effetti la commissione ieri si è pronunciata, con la stragrande maggioranza dei consiglieri presenti, sia di destra che di sinistra, che si sono detti d’accordo almeno con l’idea di sperimentare le corsie promiscue bus più moto in qualche punto della città. Ma la giunta è contraria, anche se non sarà facile ricomporre la frattura.
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Messaggioda Umberto » lun mar 16, 2009 7:53 am

Moto nelle corsie bus: scatta il “ribaltone” :yeah:
Il Secolo XIX 15 marzo 2009| Vincenzo Galiano

La maggioranza dice sì alla sperimentazione entro maggio nonostante il no della giunta
Il sì a sperimentare il libero passaggio delle moto sulle corsie gialle non c’è ancora ma dovrebbe arrivare - salvo colpi di scena - martedì prossimo in consiglio comunale. All’inizio della seduta sarà discussa la mozione della maggioranza che chiede di avviare la sperimentazione entro maggio. Nel quadro, però, di misure a favore del trasporto pubblico, prima fra tutte l’estensione delle corsie gialle. La bozza del documento, che potrebbe “bruciare” un’analoga mozione già depositata dal centrodestra per dare via libera ai mezzi a due ruote nelle corsie dei bus, è stata concordata ieri mattina in una riunione di maggioranza.

All’ordine del giorno, il “caso Pissarello” esploso giovedì scorso in commissione Trasporti: dopo tre ore di dibattito, il vicesindaco aveva giudicato come «ispirati da emozioni personali» i pareri dei consiglieri favorevoli alle due ruote sulle corsie gialle. Aggiungendo, poi: «La giunta, comunque, è contraria alla sperimentazione». Apriti cielo: alcuni esponenti della maggioranza hanno attaccato duramente il vicesindaco (con delega alla Mobilità sostenibile), “reo” - a loro dire - di avere svilito il ruolo dell’assemblea. E c’è chi ha chiesto le pubbliche scuse del vicesindaco. Un caso politico talmente spinoso da meritare, ieri, un’apposita riunione di maggioranza. Presenti lo stesso Pissarello e l’assessore al Traffico, Francesco Scidone. Il vicesindaco ha dichiarato di essere stato frainteso confermando la possibilità di una marcia indietro della giunta per soddisfare le richieste del consiglio e, soprattutto, di buona parte del centrosinistra. Non si può ancora parlare di disco verde alle moto sui “corridoi di qualità” ma le premesse per varare la sperimentazione ci sono tutte. Lunedì i capigruppo di maggioranza elaboreranno la mozione da portare in aula.

«Saranno previsti molti “paletti” a tutela del trasporto pubblico - anticipa il capogruppo dell’Italia dei Valori, Stefano Anzalone - ma sarà anche indicato un termine per partire, finalmente, con la sperimentazione, possibilmente sull’intera viabilità cittadina».

Scidone e Pissarello sono quasi rassegnati: «Prenderemo atto della volontà del consiglio comunale». Se - come pare - prevarrà il sì alla sperimentazione? «Il mio dovere - risponde Scidone - è introdurre una serie di vincoli per preservare, in primo luogo l’incolumità dei motociclisti, ed evitare, poi, intralci alla circolazione dei mezzi pubblici». La giunta guarda a Milano, dove il transito delle moto sulle corsie riservate è già realtà: «Però, solo su particolari direttrici, dove non c’è promiscuità con il traffico delle auto private».
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Messaggioda Max 77 » lun mar 16, 2009 9:44 am

Speremmu ben..... :D
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Messaggioda Umberto » lun mar 16, 2009 4:33 pm

Moto sulle corsie gialle:
«Test nelle zone delle telemulte»

Il Secolo XIX 16 marzo 2009
Alla vigilia del consiglio comunale chiamato a votare la mozione che chiede di avviare entro maggio la sperimentazione dell’apertura delle corsie gialle alle due ruote (sulla quale si è creata una divisione tra la giunta e la maggioranza) i motociclisti genovesi mettono in campo i loro santi protettori. Santi laici in rappresentanza di due amministrazioni di centrodestra: quella di Londra retta dal sindaco conservatore Boris Johnson, che ha avviato il 5 gennaio la sperimentazione sulle “corsie rosse” (dal colore dei bus londinesi). E quella di Milano, dove l’assessore Edoardo Croci, è l’anima di un piano molto articolato sul territorio: le strade d’accesso all’area “ecopass” del centro sono riservate esclusivamente ai mezzi pubblici. Ma le strade dei cerchi più esterni attorno alla città sono invece aperte ai centauri.

«Le associazioni dei consumatori hanno condiviso la proposta di consegnare al consiglio comunale, massima espressione della democrazia cittadina, la decisione sulla sperimentazione della circolazione dei motoveicoli sulle corsie gialle», scrivono in una lettera aperta Furio Truzzi (Assoutenti) e Stefano Salvetti (Adiconsum). E chiedono che la sperimentazione avvenga «in almeno due vie cittadine di cui una presidiata da telecamere (per esempio, via Tolemaide, via Tommaso Invrea, corso Quadrio) per verificare, dati alla mano l’effettivo e non il supposto intralcio alla circolazione dei bus».
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Messaggioda Umberto » mer mar 18, 2009 1:08 am

Le moto nelle corsie gialle solo nei percorsi vietati alle auto
Il Secolo XIX 17 marzo 2009
Il consiglio comunale di Genova ha bocciato stasera la sperimentazione per tre mesi, senza limiti, del transito delle moto sulle corsie gialle riservate ai bus. Il consiglio ha bocciato la mozione in questo senso proposta dell’opposizione di centrodestra con 22 voti contrari e 14 voti favorevoli. È stata invece approvata la mozione sulla mobilità sostenibile presentata dalla giunta comunale, con 23 voti favorevoli, 14 contrari e due astenuti. Nella mozione il comune di Genova si impegna a potenziare ulteriormente le corsie gialle per favorire il trasporto pubblico, ma anche a individuare entro il 31 maggio le strade in cui sperimentare il doppio uso delle corsie gialle da parte di mezzi pubblici e motocicli.

Strade che dovranno avere la caratteristica di non consentire lo zigzagare delle moto dalla normale corsia di marcia a quella riservata ai bus.

«La Giunta Vincenzi - ha spiegato l’assessore Francesco Scidone - vuole dare un segnale fortissimo di privilegio del trasporto pubblico. Tuttavia il transito delle moto nelle corsie gialle è possibile. Mi riferisco a strade con flussi di traffico separati come Via Barabino, Via Balbi o Via XX Settembre. La sperimentazione è possibile - ha detto Scidone - ma in sicurezza e senza problemi al trasporto pubblico. Solo in vie con flussi di traffico separati è ipotizzabile. I tratti viari con le corsie gialle al centro, come in Corso Europa, sono troppo rischiosi, bisognerebbe riprogettare l’intero asse viario o inserire dei cordoli perché ciò fosse possibile».

Tra le ipotesi che dovranno essere precisate entro il 31 maggio, quella di creare nuove corsie destinate al solo trasporto pubblico o su due ruote, sempre basandosi sul principio di evitare il più possibile il transito di auto e moto nel medesimo senso di marcia.
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Messaggioda Umberto » mar lug 21, 2009 12:51 pm

Le due ruote tornano
a salire in via Venti

Il Secolo XIX 21 luglio 2009 | Vincenzo Galiano

Pronto il nuovo piano traffico che aprirà le corsie gialle alle moto

Via Venti Settembre (a salire) e via Balbi, forse anche piazza De Ferrari e via Barabino in direzione di piazza Palermo. Sono le frontiere, da anni esclusivo dominio dei mezzi pubblici, che potrebbero essere a breve riconquistate da moto e scooter. Il tanto agognato (dai motociclisti) piano per la sperimentazione del libero transito dei mezzi a due ruote sulle corsie gialle, è sostanzialmente pronto. Manca solo qualche limatura al documento predisposto dall’ufficio Mobilità di Tursi e dalla polizia municipale e che oggi sarà posto all’attenzione del neoassessore al Traffico, Simone Farello. Ci sarebbe, persino, già una bozza di delibera che indica le tratte, i tempi e i modi del test di cui si discute, tra polemiche e manifestazioni, ormai da anni. In Comune sono abbottonatissimi («Non vogliamo ingenerare illusioni prima della definizione del piano», sussurra un funzionario) ma, secondo indiscrezioni, è praticamente certa l’apertura alle moto delle uniche corsie (gialle e in salita) di via Venti Settembre e via Balbi. Per quanto riguarda la prima strada, i tecnici stanno valutando in queste ore se far svoltare le moto in via 5 Dicembre oppure - e sarebbe una vera rivoluzione - farle proseguire attraverso piazza De Ferrari, oggi off limits ai veicoli privati, sino in via Roma e, di qui, alla Zecca, Nunziata e via Balbi creando una direttrice privilegiata da Brignole a Principe per le due ruote.

La scelta di via Venti Settembre e via Balbi è legata a precise valutazioni tecniche, volte al rispetto del codice e delle norme di sicurezza. L’obiettivo principale è quello di impedire “incroci” pericolosi tra moto, auto e mezzi pubblici. E comportamenti ad alto rischio, come il “salto” dei mezzi a due ruote dalla corsia gialla a quella ordinaria (e viceversa) magari per aggirare l’ostacolo del bus alla fermata. In via Venti Settembre il problema non si pone in quanto la corsia riservata è sufficientemente ampia da consentire la marcia parallela di bus e moto. In via Balbi, al contrario, il sorpasso è fisicamente impossibile per la dimensione ristretta delle carreggiata e sarà obbligatorio procedere diligentemente incolonnati. Sul tema, per ora, Farello non si pronuncia. Da consigliere comunale (e capogruppo Pd) il neoassessore non ha mai nascosto di gradire poco la sperimentazione. Ma, da assessore, ha affermato che farà di tutto per rispettare il mandato del consiglio comunale. La novità, com’è noto, non piace affatto né ad Amt né ai sindacati, in particolare la Cgil che minaccia uno sciopero degli autisti impegnati sulle linee interessate dal progetto. E Aldo Achilli, responsabile ufficio Mobilità, invita alla cautela: «Città come Milano, partite per prime, adesso stanno facendo marcia indietro».
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Messaggioda Umberto » lun set 14, 2009 10:49 am

Si alla convivenza bus-moto, ma in 4 metri
Il Secolo XIX 21 agosto 2009 | Daniele Grillo
Un corridoio giallo e promiscuo per moto e bus che colleghi via XX Settembre a via Balbi e Principe. E poi via Barabino, alla Foce, ma togliendo le auto che oggi scendono in direzione contraria rispetto ai mezzi pubblici. Comunque sia, la sperimentazione si farà soltanto su corsie larghe per lo meno 4 metri e mezzo, che consentano ai mezzi pubblici di Amt e alle moto di correre gli uni a fianco alle altre senza intralciarsi. Così la giunta comunale sta pensando di impostare, all’interno del nuovo piano urbano della mobilità (Pum), in discussione a Tursi entro fine settembre, il varo della nuova era delle corsie gialle aperte anche alle due ruote. Una volontà votata in primavera dal Consiglio comunale all’interno di una mozione che chiedeva l’avvio della sperimentazione, ma che non ha mai incontrato il placet della giunta, ancora oggi titubante sui risultati che potrebbe regalare la prova del traffico. Non conferma le indiscrezioni il neoassessore al Traffico Simone Farello,che però precisa: «Nulla si farà senza il consenso dei sindacati degli autisti degli autobus, i lavoratori più direttamente coinvolti da una decisione di questo tipo». Il fronte di Assoutenti e Due Ruote in città, le due associazioni che più di ogni altre si sono battute per la sperimentazione, di fronte alla proposta si spezza. «Soddisfatti», si dichiarano i secondi. «Non era quello che intendevamo», sentenziano i primi. La proposta definitiva prenderà corpo a breve nel documento, il Pum appunto, che regola le strategie e l’architettura della viabilità cittadina nei prossimi dieci anni. Nel piano troveranno posto l’ampliamento della rete delle corsie gialle, il road pricing, le strategie sul trasporto pubblico locale e, appunto, la nuova sperimentazione di convivenza tra autobus e moto.
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Messaggioda Umberto » sab set 19, 2009 11:35 pm

Taxi, sciopero contro i motociclisti
Il Secolo XIX 19 settembre 2009 | Daniele Grillo
Amt pensa al primo carnet di biglietti “dedicato” che dovrebbe invogliare i motociclisti ad abbandonare le due ruote per scegliere il bus, mentre i tassisti lanciano la loro azione di protesta contro l’accordo tra i sindacati degli autisti e l’associazione dei centauri “Due ruote in città” per dare avvio alla sperimentazione delle moto sulle corsie gialle. «Se si arriverà alla sperimentazione faremo uno sciopero bianco - annuncia a Radio 19 Valerio Giacopinelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi e rappresentante dei tassisti nella Cna - Vorrà dire che anche gli utenti dei taxi si faranno la coda come tutti gli automobilisti». Più di 850 taxi fuori dalle corsie gialle e a passo di lumaca a congestionare il già asfittico traffico cittadino. Ad oltranza. A tre anni dall’invasione di piazza De Ferrari per protestare contro il decreto Bersani sulle liberalizzazioni, i tassisti genovesi tornano a minacciare un blocco. Ieri è stata presentata una nuova idea per convincere i motociclisti a utilizzare il mezzo pubblico abbandonando le due ruote.
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Messaggioda Umberto » sab ott 24, 2009 2:38 pm

Moto sulle corsie gialle, via alla sperimentazione
Il Secolo XIX 24 ottobre 2009 | Vincenzo Galiano Daniele Grillo
Poter arrivare nel cuore della city, da viale Brigate Partigiane, con un comodo percorso rettilineo di circa un chilometro e mezzo, anzichè attraverso un ben più lungo itinerario a zig zag, con passaggio in galleria e strozzatura finale nel budello di via Dante, tratto terminale.

Il sogno degli oltre 100 mila motociclisti genovesi a gennaio si avvererà: la giunta comunale ha pronta la delibera per autorizzare, in via sperimentale sino a fine marzo, il transito delle moto sulle corsie gialle di via Cadorna e via XX Settembre, a salire. Una piccola, grande rivoluzione ma anche un parziale ritorno al passato, quando auto e moto percorrevano in salita, sino a piazza De Ferrari e oltre, la principale strada della città.

Il parto è stato ben più lungo del previsto ma alla fine i tecnici della mobilità, che hanno ingoiato a malincuore l’idea del test, così come gran parte della giunta, hanno delineato l’ipotesi finale: da gennaio - per tre mesi - via libera alle moto sulla direttrice via Cadorna-via XX Settembre, sino a via Quattro novembre; in prospettiva, la sperimentazione sarà estesa a corso Sardegna e a una strada a scelta tra via Buranello e via Cantore, a Sampierdarena.

Attenzione, però: non sarà un liberi tutti, senza vincoli per i beneficiari. Per evitare incidenti, che sono la grande preoccupazione di tecnici e assessori sulla scorta della recente esperienza di Milano, la corsia gialla dove viaggeranno moto e bus dovrà essere larga almeno quattro metri e mezzo e sarà divisa in due. La corsia più piccola - circa un metro e 25 centimetri di larghezza - sarà riservata ai mezzi a due ruote, che non potranno in alcuno modo sconfinare sulla corsia attigua, larga circa 3,25 metri, in cui passeranno bus e taxi. Le due tipologie di traffico si sposteranno parallelamente, all’interno della maxi corsia gialla, senza mai incrociarsi.
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Messaggioda Umberto » mar dic 22, 2009 3:01 pm

Una sentenza che faraà discutere...finalmente qualcuno pone un freno all' ingordigia di chi vuole fare il bilancio con le multe.

«Amt, per le multe non bastano le foto»
Il Secolo XIX 22 dicembre 2009
Claudio Cattani, giudice di Pace, forse sapeva già, mentre la pronunciava, che la sua sentenza avrebbe fatto scoppiare una guerra. Niente armi, per carità. Ma carte bollate in serie con le quali il Comune prova a superare con l’aiuto dei magistrati togati del tribunale civile quanto ultimamente non riesce più a ottenere dai magistrati onorari. Si tratta delle multe sulle famigerate corsie gialle, quelle porzioni di carreggiata riservate agli autobus sulle quali sono aperti occhi elettronici pronti a fotografare e a far multare gli invasori.

Il giudice Cattani, con un pronunciamento inedito che in questi giorni sta replicando in serie di fronte a ogni nuovo ricorso analogo, ha deciso che senza una contestazione immediata della violazione la multa non è valida e va annullata. Non basta così la ripresa della telecamera di sorveglianza. E questo vale anche per i varchi delle zone a traffico limitato.
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Messaggioda Max 77 » mar dic 22, 2009 3:39 pm

Mi vien da ridere......
in Italia nessuna sentenza "crea un precedente".....
e quindi ognuna è un caso singolo.
Quindi nessuno si senta "forte" di questa notizia (purtroppo)
Quindi....ocio! ;)
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Messaggioda Umberto » mer apr 21, 2010 9:46 pm

Ed ecco la "genialata" del Comune, all'interno della corsia bus, vengono ricavati parcheggi a pagamento... :? :shock:

La corsia giallo-blu di Genova
Il Secolo XIX 21 aprile 2010
Immagine
Immagine
Dal capoluogo ligure, la onlus Casa della Legalità e della Cultura segnala una “stranezza” di cui anche Il Secolo XIX si era occupato nei mesi scorsi: la convivenza, in fondo a via Canevari, all’altezza di Borgo Incrociati, di una corsia gialla all’interno della quale è stata ricavata un’Area Blu per la sosta a pagamento delle auto.

Per gran parte della giornata, insomma, la corsia gialla diventa impercorribile per gli autobus, che devono dunque “invadere” lo spazio del traffico privato, perché occupata dalle macchine in sosta.

Come ci hanno scritto tempo fa alcuni lettori, «un conto è aprire le corsie gialle al traffico privato in determinati orari del giorno, un altro è “bloccarne” consentendo che le auto vi parcheggino all’interno».

nel video, pubblicato qui sotto, la “strana” corsia giallo-blu di Borgo Incrociati:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_ECUXUToyJQ&feature=player_embedded[/youtube]
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Messaggioda Max 77 » ven apr 23, 2010 2:31 pm

Belin, siamo veramente ridicoli....... :evil:
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Messaggioda Paperboy » ven apr 23, 2010 2:34 pm

:nooo: siamo proprio messi male! :evil:
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Messaggioda Type S » ven apr 23, 2010 7:45 pm

in parole povere "pagiassi"
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