Domenica ho trattato il Burgman con l'hBN (nitruro di boro esagonale).
Questa polvere è il componente di base degli additivi ceramici per motore.
Di additivi ce ne sono di varie formulazioni, io preferisco quelli ceramici a quelli contenenti teflon o fullerene o molecole polari varie.
La caratteristica di questi additivi è quella di depositare un velo ceramico in ogni zona di metallo sottoposta a forte scorrimento (quindi attrito) che presenti porosità o rigature (teniamo presente che anche da nuovo, ogni componente meccanico presenta delle microrigature e porosità lasciate dalla macchina utensile che lo ha lavorato).
Il risultato finale è quello di diminuire l'attrito tra le parti con gli evidenti vantaggi.
Ho iniziato con un lavaggio interno del motore dato che ha ormai più di 42000 km sui ........ cuscinetti.
Ci sono in commercio vari prodotti per eseguire il lavaggio interno dei motori, ma come ho appreso da un forum (dove trattano di questi argomenti dal 2005, quindi ampiamente collaudati), è meglio non utilizzarli in quanto possono essere troppo aggressivi e mettere in circolo delle morchie (se ce ne sono, soprattutto in motori particolarmente kmtrati) che dovrebbero essere rimosse togliendo la coppa dell'olio e pulendola bene. Siccome ciò non è possibile nel Burgman (non c'è coppa dell'olio da asportare) ho preferito usare la tecnica dolce che consiste nell'inserire dell'olio ATF (quello per i cambi automatici e servosterzi) che è piuttosto fluido ed ha un alto potere detergente.
Ho quindi iniziato a scaricare un po' di olio motore allentando il tappo di scarico e raccogliendolo in un contenitore pulito.
Quindi ho versato dal foro di riempimento 3 hg di ATF (la dose consigliata è 1 kg di ATF ogni 5 kg di capienza del circuito quindi per il Burgman circa 3 hg) e ripristinato il livello giusto aggiungendo un po' dell'olio tolto.
A questo punto ho acceso il motore e l'ho lasciato girare al minimo, accelerando ogni tanto fino a 3-4000 giri non oltre (c'è da tenere presente che essendo l'ATF molto fluido di fatto è diminuita la viscosità dell'olio motore). Questa fase è durata circa una ventina di minuti, fino a quando la ventola del radiatore non si è messa in funzione segnalando la temperatura massima raggiunta dal motore.
Spento e scaricato tutto l'olio togliendo anche il filtro e lasciato scolare per bene. Richiuso il tappo di scarico e inserito un filtro nuovo ho caricato dell'olio nuovo (Motul 5100 che avevo). Questa fase è un di più che ho voluto fare io in quanto non sarebbe necessaria, ma avendo quell'olio che non intendo usare più ho preferito fare in questo modo per essere sicuro di aver eliminato tutte le tracce dell'olio vecchio, dell'ATF e ogni eventuale altra sporcizia sciolta dal circuito.
Ho quindi acceso e me ne sono andato a fare un bel giro per scaldare l'olio e per fare circolare per un po' il tutto. Volendo si potrebbe tenere questo olio per qualche centinaio di km, ma non avevo voglia e tempo (dato che volevo fare il trattamento con l'hBN) e quindi una decina di km sono stati il massimo percorso.
Rientrato in box ho atteso l'accensione della ventola e quindi ho scaricato nuovamente l'olio in una tanica (dato che comunque è un 10W-40 che ha fatto 10 km. Non si sa mai, potrebbe servire per qualche lavoretto).
Ho controllato il filtro olio, ma era immacolato (segno che nel circuito interno non c'era nulla da eliminare) e quindi l'ho riposizionato senza cambiarlo.
Ora il trattamento ceramico.
A questo punto ho versato nel motore 1 kg di Castrol ACT EVO X-TRA 5W-40 (il nuovo olio che intendo usare) e poi, nel contenitore appena svuotato, ho versato circa 2 hg di Castrol e la dose di 5 gr di polvere di hBN. Chiuso il tappo e sbattuto per bene per un bel po' per miscelare ed amalgamare bene la polvere con l'olio.
L'olio diventa color latte e non importa se resta qualche piccolo grumo di questa polvere bianca impalpabile, perchè tanto con la pressione del circuito interno e l'azione della pompa dell'olio si disgregano all'istante.
Versata l'amalgama nel motore ho inserito ancora un po' di Castrol nel barattolo per ripulirlo bene e quindi riversato nel motore.
A questo punto ho acceso il motore e l'ho lasciato girare al minimo intanto che mi vestivo e poi sono andato a fare un giro di 50-60 km che è durato circa 3/4 d'ora. In questa fase la polvere di hBN veicolata dall'olio viene portata in circolo in ogni zona lubrificata e va a depositarsi, grazie alle 2 componenti necessarie (attrito e temperatura elevata), in ogni piccola rigatura o segno o porosità presente nel materiale metallico del cilindro, delle fasce, dei cuscinetti ... ovunque il forte attrito e l'alta temperatura catalizzi la reazione trasformando questo precursore chimico in materiale ceramico.
Mediamente ho letto che i vantaggi si sentono bene dopo almeno circa 200 km dal trattamento perchè nell'uso, la polvere in sospensione nell'olio riesce a raggiungere i vari siti dove riesce ad essere convertita in molecole di ceramica. All'inizio quindi il processo necessita di varie stratificazioni perchè bisogna tenere presente che la dimensione delle molecole di questa polvere si aggira intorno a 0,9 micron come spiegava Camaleon in un post precedente:
camaleon ha scritto:considera che la granulometria di questo prodotto varia da 0,07 micron a13 micron.
io ho scelto lo 0,9 micron dato che è la misura di rugosità media di una rettifica (canne, alberi ecc) e considerando che la porosità del filtro olio varia dai 10 ai 25 micron PER CUI NON INTASA I FILTRI (voglio provarlo anche nel carburante sia gasolio che benzina)
In teoria lo spessore dovrebbe essere quello della granulometria del prodotto o poco più... se hai uno spazio di mezzo millimetro non credo che ce la faccia a riempirlo.
Risultati.
Ad oggi (circa 100 km) i cambiamenti percepiti sono i seguenti:
- rumorosità meccanica diminuita
- rumorosità di scarico più rotonda e ovattata
- maggior fluidità in accelerazione
- consumi ridotti di un 5-8%
- sensibile riduzione del freno motore
La riduzione del freno motore è nettamente percepibile in quanto rilasciando l'acceleratore arrivando al semaforo, mi ritrovo sempre più "lungo" del solito.
Questo è un indicatore molto interessante in quanto il freno motore è il risultato della somma degli attriti interni e delle fasi negative del motore.
Restando invariate le seconde, se il freno motore diminuisce è un evidente segno che gli attriti interni sono diminuiti e questo è il risultato che si intende ottenere aggiungendo degli additivi all'olio.
In più, a vantaggio degli additivi ceramici rispetto agli altri, c'è la resistenza alle alte temperature decisamente superiore per la ceramica rispetto ad altri, nonchè la dispersione termica e non ultima la durezza e la permanenza sul supporto.
Spero di esservi stao utile e vi ragguaglierò succesivamente.