Blinker 2
(by C. Michieletto)
Questo articolo si propone
come alternativa ad un analogo lavoro pubblicato sempre su queste pagine; in
cambio di una leggera complessità circuitale, si ottengono alcuni vantaggi:
-
lo schema è compatibile con
la quasi totalità di moto e scooter;
-
la modifica dei cablaggi è
molto semplice;
-
è possibile regolare la
cadenza del lampeggio;
-
e "ciliegina
sulla torta"
è previsto un timer che esclude il lampeggio dopo un determinato tempo;
L'unica difficoltà per
portare a termine il lavoro, è necessario avere una discreta familiarità con
l'elettronica; proprio per tale motivo eviterò di dilungarmi in ulteriori note
tecniche e dettagli costruttivi.
Schema
elettrico:
La mia soluzione prevede di
realizzare ex novo il relè di intermittenza, questo perché in molti casi il
dispositivo originale non è dimensionato per attivare simultaneamente le
frecce.
Tutto il circuito si basa
sull'integrato CD40106, composto da sei inverter con ingressi triggerati. Tale
integrato non può essere sostituito con il 74HC14, in quanto non è studiato
per alimentazione a 12V.
Due sezioni, poste in
parallelo, vengono utilizzate come oscillatore per determinare la cadenza del
lampeggio. I trimmer P1 e P2 regolano rispettivamente il tempo di lampada
accesa e spenta.
Per semplificare il circuito potrebbero essere omessi i due diodi (1N4148) e
uno dei due trimmer, ma in questo caso il tempo di cadenza acceso/spento delle
frecce risulterebbe pressoché simmetrico.
La terza sezione viene
utilizzata come temporizzatore per bloccare il lampeggio, in modo tale da
evitare la scarica della batteria. Con i valori definiti da C1 e R1 si ottiene
un intervallo di circa 6 minuti. Questi valori possono anche essere modificati, ma
consiglierei di non aumentarli in modo esagerato, al fine di evitare anomali
comportamenti della logica.
Relé
(RL1). Dovrà essere utilizzato un tipo a doppio scambio e con correnti ai
contatti almeno di 10A. Non sottovalutate questo componente in quanto sarà
sottoposto a notevoli correnti e a rapidi cicli di apri/chiudi.
Realizzazione:
Non ci sono particolari
problemi di montaggio da segnalare, salvo il fatto che non sono in grado di
fornire il disegno del circuito stampato, in quanto generalmente utilizzo
tecniche alternative a filo. In ogni caso il primo passo sarà quello di
dimensionare la scatola che dovrà proteggere tutto il circuito e prevedere un
apposito connettore che permetta una pratica sconnessione.
Altra raccomandazione: tenuto conto delle notevoli vibrazioni presenti sui
nostri mezzi a due ruote, curate le saldature e l'ancoraggio dei componenti,
per evitare possibili guasti.
Schemi di
inserimento:
Oltre alla tavola
sovresposta, credo ci sia ben poco da aggiungere. Le due colorazioni (nero,
rosso), rappresentano rispettivamente l'impianto esistente e la modifica. Il
morsetto (a) andrà derivato a monte del contatto di accensione, garantendo che
la linea sia protetta da un adeguato fusibile.
Interruttore
(S1).
Può essere utilizzato un tipo generico, in
quanto la corrente che deve interrompere è dell'ordine dei 0,1-0,2A.
Piuttosto, la scelta sarà subordinata unicamente dalla posizione dove verrà
installato.
Nota
finale:
Se non vi interessa la
sezione relativa al temporizzatore, potete tranquillamente eliminare C1 e R1 e
collegare il piedino n. 5 dell'integrato in modo analogo a quanto è stato fatto
per le altre sezioni inutilizzate.
| ATTENZIONE | |
|
Questo è un circuito sperimentale. La realizzazione ed il montaggio sono a vostro rischio e pericolo. E' inoltre sempre consigliabile mettere a monte un fusibile di protezione |