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Raduni e Tour

Raduno a Lagdei
(12 Novembre 2005)
(by Pascal)

La preparazione per me è iniziata giorni prima, organizzare un evento del genere per qualcuno può essere più semplice ma col mio poco tempo e con i miei orari sballati è parecchio complicato. Con l'aiuto di Pongo, che si è fatto carico (bhè, diciamo che l'ho liberamente costretto) di continuare l'organizzazione del pranzo che avevo iniziato, avevo scelto i dettagli dell'incontro. Tre itinerari differenti a seconda delle condizioni meteorologiche che avremmo incontrato. Itinerario diretto se il tempo avrebbe fatto schifo, itinerario turistico qualora il tempo fosse stato più clemente e un percorso lunghetto qualora avessi visto tutti parecchio carichi ed in vena di guidare, guidare, guidare... L'arrivo a Parma alle 10,30 circa ha precluso la possibilità di quest'ultima opzione, ma poco importa. Il percorso era già molto in forse proprio per la temperatura un pò troppo bassa. A pensarci bene sarebbe stato tutto un "pò troppo".

L'idea iniziale era quella di intercettare i milanesi all'autogrill di Fiorenzuola in quanto mi sarebbe piaciuto incontrarmi "on the road", ma un piccolo ritardo mio ni avrebbe fatto rischiare di mancarli per poco e ho deciso di aspettarli a Parma. Meglio così perchè Ciuffo e Migo80 si sono presentati prima degli altri davanti all'Uba-Uba di Parma.
Così mentre aspettavo il gruppone ho scambiato le prime chiacchiere con loro. Arriva la telefonata dell'avvocato. Sono al casello e stanno uscendo. Mi armo di telecamera per immortalare l'arrivo.
Nel gruppone scorgo qualcuno che si distingue dalla massa. Un cugino del 650 è venuto con lo scooter tutto bardato di mille accessori. E' Vespaio col suo Burgman 650 iperaccessoriato con tanto di autoradio, bussole, termometri, luci stroboscopiche e carenature davvero personalizzate.
I primi saluti e tutti subito a guardare questo superscooter sotto lo sguardo vigile di un curioso che ci ha osservato per tutto il tempo.

Finalmente ho avuto l'occasione di conoscere di persona tutti quelli che, escluso Pongo, non avevo mai incontrato. A cominciare dal mio socio GonZ che, sebbene la cosa possa apparire strana, non conoscevo. Finora i nostri colloqui si erano svolti solo esclusivamente mediante l'uso di MSN Messenger ed una sola telefonata. Sua moglie, con cui avevo parlato, sempre via MSN, quando si spacciava per GonZ, Mad-Max la creatura che ho trasformato in Crazy-Biker dopo avergli cambiato nome (da an400k5 che era), Momo e la sua zavorrina, Smilzo e sua moglie che già facevano pressione per andare a mangiare, l'avvocato Bond73 e quel cappellone di Roberto67 e Zoot, quel simpatico "vecchietto" con cui settimane prima avevo animatamente discusso sul forum e con cui invece negli ultimi tempi ho lavorato per sviluppare il nuovo logo del Club. Inoltre oltre all'ormai onnipresente Vespaio c'erano altri due cugini del 650: Marlin, il guru dei servizi informatici e il suo amico Clodnet.
Come appunto ho detto Zoot mi ha portato i primi bozzetti stampati su lucido per vedere l'effetto sui Burghy. Ecco a voi l'anteprima.



Foto di rito, pieno e di nuovo tutti in sella. La prima tappa è stata 500 metri più avanti per recuperare Migo80 che era venuto in macchina ed è salito in sella come "zavorrino". GonZ invece perde sua moglie che scappa sul Ciccio di Vespaio abbandonando il marito al suo destino. GonZ invece è felicissimo così può fare un pò di pieghe senza prendersi degli scopaccioni sul casco.

Il gruppo si è così avviato in città tra lo sguardo stupito di parmigiani con stampata in faccia l'espressione di chi sta pensando "Mo i gh'han gninta da fér in cò, 'chi bagolòn chì? In dov' ièn dré ad andér tut 'csi bardé?" (traduzione: Ma non hanno niente da fare oggi questi qui? Dove staranno andando conciati così?)
Il tratto cittadino si snodava su questo percorso: via San Leonardo, via Europa, Lungoparma, viale Martiri della Libertà, viale Piermaria Rossi, Via Emilia. Inutile dire che il nostro Carabiniere Pongo gongolava nel fermare ad ogni incrocio tutti gli automobilisti che avrebbero ostacolato il nostro passaggio in gruppo. Hi hi, ancora li rivedo mentre si chiedono imprecando che cavolo ci fa quell'individuo che, con fare deciso, gli si piazza davanti all'auto bloccandoli col suo "plasticone".

Usciti da Parma in direzione Est ci dirigiamo in direzione Monticelli, Basilicagoiano ed infine Montechiarugolo per una foto davanti al castello. Dico parolacce in turco perchè la macchina di Zoot è diversa dalla mia e non riesco a capire come cavolo si fa a far partire l'autoscatto, ma al secondo tentativo riesco. Troppo tardi. La figuraccia l'ho già fatta...

Di nuovo in sella ci dirigiamo verso sud a Traversetolo per poi deviare, lungo la Pedemontana, fino a Pilastro dove giriamo per Torrechiara. Lì saliamo fino al castello per ammirare il panorama. Purtroppo la foschia non fa vedere granché, un vero peccato perchè da qui si godono ottimi panorami, però il borghetto è bello e ci fermiamo per prepararci all'ultima tappa di circa 40 minuti. Migo80 e la moglie di GonZ si armano delle telecamere mia e di Pongo e si mettono in coda al gruppo per fare qualche filmatino.

Si parte!!! Direzione Langhirano. Costeggiamo il paese e passiamo a fianco ai numerosi salumifici che non ci abbandoneranno per parecchi km. L'idea del cibo così vicino a me in questo momento mi distrae per un attimo. Quel tanto che basta per fare una quindicina di km e ritrovarmi a Ghiare, il traffico finora è stato scarso e ha permesso ai dua cameramen di fare qualche ripresa in tranquillità. Ora c'è un'incognita anche per me. Devo cercare un bivio che, dicono, ci porterà a destinazione in breve tempo. Si tratta di una strada nuova che mi hanno detto essere una figata. E' aperta da meno di un mese e quindi non l'ho mai fatta. A dire la verità non sono nemmeno sicurissimo di avere capito il suo percorso ma il cartello stradale con la scritta "Bosco di Corniglio" mi rassicura molto... Deve essere questa!!!
Deviamo quindi sulla nuova strada. Un pò di sabbia ancora presente sulla carreggiata mi mette un pò in apprensione. Ho avuto brutte esperienze questa estate su questi percorsi. Mi stupisco però del settaggio che ho fatto questa volta. Nonostante la mia zavorrina (Monia), anche passando su punti sporchi, il mio Burgman 400 non dà il minimo segno di perdere aderenza. Noto inoltre che da stamattina, stranamente, non sento affatto il peso della mia dolce metà, mi sembra quasi di guidare da solo. Sicuramente la prossima volta terrò le stesse regolazioni. Per la cronaca ho messo l'ammo posteriore regolato a 29, gomma anteriore a 1.5 bar e posteriore a 2.5 bar.

La strada è veramente come me la avevano descritta. UNA FIGATA!!!
Il percorso si snoda nel primo tratto della valle del torrente Parma, in basso, passando sopra al corso d'acqua alcune volte. Essendo una strada nuova noto che la mancanza di abitazioni rende il paesaggio molto strano anche per me. Ci sono solo alberi e natura. Non penso di avere incrociato nessuna macchina in questo tratto, forse una o due ma non ci ha fatto proprio caso. Mi riprometto di rifarla quest'estate. Dev'essere una cosa fantastica!!!
In pochissimi minuti mi ritrovo alla centrale elettrica di Bosco di Corniglio. Ma come? Siamo già qui? Caspita!!! Abbiamo tagliato parecchio risparmiando almeno 20 minuti. Questo ci fa tornare in perfetto orario con quanto avevamo stabilito col gestore del rifugio Lagdei. Per tutto il tragitto Pongo e Vespaio ci hanno fatto da angeli custodi scortandoci e spostandosi continuamente dalla coda alla testa del gruppo, segnandomi quando rallentare (purtroppo ho ancora il conta-km rotto), per tenerci uniti.

Appena prima di Bosco c'è un cartello che indica chiaramente Lagdei, siamo quasi arrivati, la strada comincia a salire con una pendenza ben più importante di quella che abbiamo appena percorso. Sapendo cosa mi aspetta sono proprio curioso di vedere come si comporta il mio destriero zavorrato. Mi ricordo che da piccolo questa strada era famosa per fare stragi di motori. Era all'ordine del giorno vedere qualcuno fermo per fare raffreddare il motore o rinunciare alla salita per colpa della frizione che slittava. Vabbè, erano altri tempi ed altri mezzi, però giusto per fare capire che non si tratta di una salitina. Vedo che Vespaio e gli altri cugini bicilindrici non hanno il minimo problema. Per loro tutto normale. Ma il mio Burghy?
Il motore ha potenza a sufficienza. La ripresa è ovviamente compromessa dallo sforzo ma il "tiro" c'è. Il mono sotto sedere fa sentire il suo tremolio in maniera più accentuata, anche il rumore è un pò cambiato aumentando leggermente, però faccio tutta la salita egregiamente ben consapevole che anche una eventuale ripartenza in salita sarebbe perfettamente possibile. Alla fine della salitona imbocchiamo uno stradello sterrato che corre proprio sotto al bosco, l'ultimo km scarso e siamo arrivati.

Alla vista del rifugio mi attacco al clacson per avvertire il gestore che può buttare la pasta e cerco di individuare il posto migliore per mettere in bella mostra la distesa di Burghy. Finalmente arrivati!!! Pancia mia fatti capanna!!!

Il gestore ci accoglie e ci fa accomodare al tavolo. La stufa a fianco del tavolo è presa d'assalto un pò da tutti, soprattutto dalle infreddolite zavorrine.
Cominciamo a sederci rubando il pane dai tavoli a fianco, ma subito arrivano i salumi. Mai visti sparire così in fretta, segno di essere graditi.
In men che non si dica arrivano anche i due primi, tagliatelle coi funghi e gnocchi al gorgonzola e noci. Quest'ultimo piatto veramente speciale!!! Il tutto annaffiato di un buon vinello. Attimi di silenzio generale indicano che tutti si stanno gustando le succulente pietanze con puro godimento, intervallati da animate chiacchierate e risate fragorose.
Mentre qualcuno approfitta di una sigaretta all'aperto arrivano anche i secondi: cinghiale con polenta, arrosto con castagne e salsiccia alla piastra con patate e polenta fritta.
Piano piano vedo tutti soddisfatti della mangiata. Bene, almeno non ho sbagliato. Buono a sapersi, ho trovato un altro  posto in cui tornare a mangiare.
Caffè, liquore con fragoline di bosco ed un pezzetto di torta.

L'orologio mi indica che sarebbe buona cosa rimetterci in marcia per il ritorno, alle 17 arriverà il buio, non ci rimane molto. Pianto la telecamera in mezzo al viottolo che porta al bosco per immortalare la partenza del gruppo scordandomi di mettere il diaframma in manuale. C'è troppo poca luce e l'obbiettivo della telecamera viene accecato al passaggio di ognuno. Peccato, l'idea era bella, sarà per la prossima volta.
Il serpentone scende dai monti con tranquillità ma sui rettilinei dove non vedo nessuno non riesco a frenarmi e ne approfitto per una piccola "tiratina" col Burghy. Fantastico ma, sebbene l'attenzione fosse massima e la strada deserta, sono cose da non fare, anche se le mie tiratine si limitavano a velocità ancora accettabili per tratti di qualche centinaio di metri solamente.
Ad ogni incrocio rallento per ricompattare i gruppo e così facendo arriviamo nuovamente a Parma dopo una breve sosta a Corcagnano. Siamo quasi al termine, ci fermiamo al Centro Commerciale Torri dove Migo80 ha lasciato l'auto e ci salutiamo. C'è chi deve fare benzina per il rientro, così andiamo al distributore. Ci risalutiamo per la terza volta, insomma, nessuno vuole andare a casa? Nel frattempo il buio è decisamente calato e tutti quanti decidono di levare le tende e rimettersi in viaggio. Li accompagno all'autostrada dove si infilano nel casello salutando e strombazzando.

La giornata per me e per la Monia è stato un sogno. Finalmente ho conosciuto tutta quella gente con cui, da 7 mesi, avevo solo parlato via internet, tra cui il socio GonZ. Li ho trovati tutti fantastici, proprio come pensavo che fossero. Ma la soddisfazione più grande è stata di avere raggiunto un obiettivo che mi ero fissato all'inizio di questa mia avventura. Usare internet per creare un gruppo di amici che avessero la stessa passione che ho io per il mio scooter. Nulla di morboso, figuriamoci, alla fin fine il Burghy è un pretesto per fare dei bei giri in ottima compagnia. I miei sforzi di questi mesi sono stati ripagati e mi hanno dato la carica per continuare in questa avventura.

Grazie ragazzi!!!

Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito, distinguendosi dagli altri, per il loro maggiore impegno ed il tempo perso per lavorare per la community!

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