Fai Da Te - Procedura di riparazione di una carena danneggiata
Procedura di riparazione di una carena danneggiata
(by GonZ)
Sborsare un sacco di soldini per far riparare o addirittura sostituire le carene danneggiate
a causa di una spiacevolissima caduta non è certamente la cosa più bella del mondo!
Consideratela solo come ultima spiaggia se il fai-da-te non è il vostro forte!
Per questo motivo ho creato questa guida in modo che potesse aiutare chi come me si è trovato in
questo brutto pasticcio, cercando di contenere tutti i costi e completare il lavoro in meno di 3
giorni. Fantastico vero!!!
Naturalmente questa guida è rivolta a chi ha già una certa dimestichezza con l'uso di vernici
acriliche (in bomboletta o compressore) ed anche un certo senso artistico ... ma soprattutto una
mano fermissima!!!
Questi saranno i punti principali che affronteremo:
1 - Preparazione dell'ambiente di lavoro.
2 - Lista di tutto l'occorrente.
3 - Smontaggio, lavaggio e sgrassatura.
4 - La fase di carteggiatura.
5 - Riparazione spaccature o parti rotte.
6 - La fase di verniciatura.
7 - La fase di lucidatura.
1 - Preparazione dell'ambiente di lavoro.
Poichè abbiamo a che fare con vernici acriliche in teoria tossiche, non è certo indicato
effettuare il lavoro in camera da letto o sul tavolo del nostro salotto ... diciamo che
può andare bene il box con le finestre (se ci sono) e la saracinesca aperti (naturalmente la macchina
la parcheggeremo altrove), ma può andare bene anche il cortile all'aperto, sempre che non
ci sia vento (neppure un soffio!!!). Abbiamo deciso per il box quindi puliamo tutto al meglio,
cercando di eliminare la polvere insidiosa che potrebbe depositarsi sulla vernice fresca!!!
Procediamo col sistemare la carta di giornale ovunque, riparando bene tutta la zona
dove intendiamo lavorare con le carene, quindi ricopriamo almeno due metri quadri a terra
col giornale o con del cartone, più o meno come nella foto sotto:
2 - Lista di tutto l'occorrente.
Prima di iniziare dobbiamo procurarci tutto il materiale per questo lavoro, ovvero:
- Bomboletta spry vernice acrilica per carrozzeria auto, colore grigio chiaro metallizzato. Vanno
benissimo i colori fiat/alfa perchè sono similissimi all'originale. Se avete le carene black o blu
dovrete quasi sicuramente rivolgervi in una carrozzeria e farvi preparare una bomboletta specifica
in base al codice riportato sul telaio dello scooter.
- Aggrappante o fondo per vernici acriliche. Ne esistono di diverse marche e qualità. Non bisognerebbe
farne a meno anche se ho notato su varie prove che la vernice sulla carena pulita e sgrassata attacca
comunque molto bene.
- Lucido trasparente sempre acrilico. Si tratta di una vernice protettiva che oltre a fissare meglio
la vernice metallizzata darà anche un effetto lucido riportando la carena al suo splendore originale.
- Cemento bicomponente per ABS. Si tratta di un mastice che si manipola con le mani e che ho applicato per la
ricostruzione di parti mancanti (inviti spaccati delle clips o delle viti, dentini di incastro delle carene,
spaccature e fratture di modeste dimensioni).
- Pasta abrasiva rimuovi graffi. Questo è il toccasana per i vari graffi sparsi per la carena quà e là, li
rimuove tutti se non troppo profondi e la vernice originale non è stata intaccata, in più rilascia una patina
lucidante che ridona alla superficie lucentezza e la protegge nel tempo. La useremo anche per lucidare tutta la
carena a lavoro terminato.
- Carta abrasiva. Si tratta di carta-vetro a grana fine, inutile perdere tempo con le grane grosse, poi vi
toccherebbe rimuovere anche i graffi che queste lasciano sulla superficie...quindi procuratevene un foglio di
una grana fine (da 500/800) e uno di una finissima (da 900/1000) ... sarà un pò più lungo il lavoro
ma dopo il risultato sarà impeccabile.
- Naturalmente forbici, taglierina, nastro adesivo di carta, cacciaviti vari, set di chiavi e brugole di varia
misura. Questo perchè sarà necessario smontare le carene prima di buttarsi in questa avventura.
Nelle foto sotto potete visionare il materiale da me utilizzato:
3 - Smontaggio, lavaggio e sgrassatura.
Questi sono alcuni particolari dei danni allo scudo frontale dopo la caduta:
Procediamo ora con lo smontare le carene del burghy seguendo esattamente la seguente sequenza (altrimenti si rischia di
spaccare qualcosa): boomberang anteriore (svitando le due viti alte sul cruscotto), tutte le pedanine in gomma
(semplicemente tirando con delicatezza verso di voi facendo attenzione a non rompere i dentini di ancoraggio),
le carene basse laterali agendo prima sulle 2-3 clips esterne e sulle varie viti e clips che si trovano sulle
pedane, e finalmente lo scudo frontale svitando le sei viti e togliendo le quattro clips, disconnettendo i cablaggi
al faro anteriore e alle due frecce laterali e smontando quindi tutto il gruppo ottico. Se necessario,
continuate sempre in sequenza con il poggiaschiena, i maniglioni passeggero, lo scudo posteriore e le due carene
laterali alte. Non mi dilungo troppo su questa procedura, ma vi consiglio di fare molta attenzione perchè tutte le
carene sono agganciate tra loro con dentini a incastro abbastanza robusti ma non indistruttibili! Non è una gara,
fate le cose con molta calma.
Procediamo a lavare con acqua e sapone liquido le varie carene interessate dal
danno, eliminando ogni traccia di sporco (grasso, catrame, fango) ... anche nella parte interna. Questo è molto
importante sia per fare un lavoro pulito, ma soprattutto perchè la vernice non attaccherebbe bene su una superficie
sporca. Con un panno di cotone pulito passate un prodotto sgrassante per eliminare ogni minima traccia di unto o di
grasso. Lasciamo asciugare per bene le nostre carene appena pulite.
4 - La fase di carteggiatura.
Prendiamo la carta abrasiva media (800) e iniziamo a passarla su tutto il profilo della carena che si
presenta con graffi, solchi e spaccature, rimuovendo anche la vernice originale dove serve per fare
un lavoro omogeneo, come nelle foto sotto:
Dopo questa prima fase, rifiniamo bene con la carta abrasiva fine (1000), eliminando tutti
i graffi ancora visibili. Poichè stiamo eseguendo questa operazione a secco (ci sono carte abrasive che funzionano
anche ad acqua) lavoriamo la superficie senza esagerare con la velocità tra un passaggio e l'altgro, ma
procediamo su punti diversi per creare delle pause e dare il tempo alla superficie limata di non riscaldarsi
troppo. Ogni tanto soffiate dell'aria per eliminare la polvere che si viene a creare. Il risultato sarà una
superficie liscissima che al tatto sembra quasi del velluto. bene, se le carene vi sembrano tornate alla loro
"forma" originale (eliminati tutti i graffi) siamo a buon punto. Rilaviamo tutto con sola acqua e lasciamo
asciugare.
5 - Riparazione spaccature o parti rotte.
Se, come nel mio caso, avete anche una spaccatura sulla carena (vedi foto sotto), sarà opportuno procedere con
la riparazione utilizzando un cemento apposito per il tipo di plastica (ABS) che costituisce le nostre carene.
Dopo averne provati di diversi, mi trovo benissimo con quello della Pattex. Si tratta di un mastice bicomponente
pronto all'uso, all'inizio solido, ma che modellato con le mani si trasforma in una specie di pasta molle leggermente
appiccicosa e quindi facilmente lavorabile. Questo mastice indurisce rapidamente (circa 15 minuti) e diventa talmente
duro che un solo centimetro quadro è in grado di sopportare un peso di 50 kg in trazione.
Prendiamo il mastice dalla confezione che si presenta come un cilindro di 10 cm con un diametro di 2 cm avvolto da un
velo trasparente di protezione. Tagliamone un pezzetto di circa mezzo centimetro utilizzando un coltello (attenzione
a non fare il lavoro in mano, è molto pericoloso dato che all'inizio il mastice è molto duro) posizionandovi su di una
superfice robusta e senza rimuovere il velo protettivo se non prima di iniziare a manipolarlo. Bene, manipoliamo con le
dita il nostro pezzeto, che all'inizio si presenta grigio all'esterno e bianco all'interno (bicomponente appunto), sino
ad ottenere una pallina totalmente bianca (circa dopo un minuto). Ora è pronta per essere applicata alla spaccatura.
Facciamo in modo di avvolgere anche posteriormente e riempire la spaccatura viste le alte proprietà collanti del mastice
stesso. Alla fine otteniamo una riparazione come mostrata nella seguente foto:
Ora aspettiamo il suo totale indurimento, circa 15 minuti, e procediamo con la carta abrasiva finissima a rifinire
portando il tutto a livello della superficie circostante e dandogli la giusta forma e curvatura:
Per chiudere questa fase passiamo un panno per rimuovere la polvere dovuta alla carteggiatura. Con questo sistema
possiamo anche ricostruire parti mancanti staccatesi a causa dell'impatto con il terreno, come i fori di invito per le
clips o i denti di ancoraggio delle carene.
6 - La fase di verniciatura.
Sistemiamo la nostra carena nella zona di verniciatura, utilizziamo dei tocchi di legno o dei supporti in cartone
per posizionarla al meglio. Importantissimo è che la zona da verniciare sia in piano, perchè eventuali pendenze rischiano
di far accumulare vernice che in pochi secondi comincerà a colare! Ripassiamo il panno pulito o un getto d'aria per
eliminare ogni traccia di polvere. Non dimentichiamoci di proteggere con dei fogli di giornale il grosso della carena
non interessata al lavoro.
Prendiamo la bomboletta del fondo aggrappante e agitiamola per bene per 2-3 minuti.
Ora da una distanza di 20 cm stendiamo un velo uniforme su tutta la superfice poi interessata dalla verniciatura. Noterete
come questa venga assorbita bene dalle parti in plastica scoperte e sverniciate e come invece rimanga liquida sulla vernice
originale ... bene, ora sempre con un panno eliminiamo la parte in eccesso di fondo e lasciamo asciugare per 10 minuti.
Prendiamo la bomboletta di vernice e agitiamola anche lei per bene sempre per 2-3 minuti. Per sicurezza facciamo qualche
prova su un pezzo di plastica a parte, giusto per capire come deve essere il getto e il movimento della mano. Torniamo al
nostro pezzo e da una distanza di 20-25 cm stendiamo un primo velo con una sola passata leggermente veloce, non dobbiamo mai
soffermarci su uno stesso punto per non creare zone troppo scure. Dopo una decina di secondi ripetiamo l'operazione un'altra
volta, notando che la parte prima scoperta e nera inizia pian piano a colorarsi.
Ripetiamo ancora per la terza volta e cerchiamo di evitare di creare l'effetto lucido in queste prime 3 passate. La tecnica
migliore secondo me è quella di iniziare con l'erogazione al di fuori del punto interessato per poi procedere in linea
retta verso di esso, sempre mantenendo una distanza di 20-25 cm. Controlliamo che nessun pelucco o granello di polvere
sia finito sulla nostra vernice fresca, facciamo ancora in tempo a rimuoverlo ... ma mai con le dita!!! Utilizzeremo una
pinzetta se questo risulta sporgente altrimenti un ago se già affondato nella prima vernice. Bene, lasciamo asciugare
questa prima mano per dieci minuti.
Ora procediamo con la seconda mano, quella definitiva, stessa tecnica di prima fino al raggiungimento della colorazione e tonalità
giusta. Ora noterete che la superficie risulterà uniforme e lucida, e se le cose sono state fatte bene non ci saranno colature.
Nel caso si crei una colatura, posizionatela in orizzontale in modo che possa distendersi. Se questa invece si trova su uno spigolo
eliminatela facendola colare via, aiutandovi anche con un pezzo di carta assorbendola come se fosse una spugna. Non preoccupatevi se
una certa quantità di vernice (detta pulviscolo) va a depositarsi un po ovunque, dopo con la lucidatura finale tutto risplenderà di
luce propria!!! Questa sotto è la carena che abbiamo riparato col mastice ... ora è come nuova!!!
7 - La fase di lucidatura.
Una volta che la vernice è ben asciugata e fissata per bene possiamo passare a stendere una mano di trasparente, che conferirà
alla nostra carena un bellissimo effetto lucido come quando era nuova. Quindi procediamo con la stessa tecnica della verniciatura. Una,
due e tre passate intervallate da almeno 5-10 minuti di asciugatura l'una dall'altra ... una colatura in questa fase è la cosa più
deleteria che si possa avere, si rovinerebbe tutto il lavoro!!! Se tutto è andato per il meglio lasciamo asciugare per tutta la notte in
un luogo riparato ed asciutto.
Bene ora è arrivato il momento della verità, guardando le vostre carene "nuove" notate una certa opacità ... problema che si risolve
passando con un panno pulito la pasta abrasiva (ve ne sono diverse in commercio, ma io vi consiglio quella della Arezons perchè oltre a
lucidare per bene rilascia una patina trasparente protettiva contro gli agenti atmosferici che daranno molta più longevità alle vostre
carene). Questa pasta va stesa con un panno asciutto e pulito, eseguendo dei movimenti circolari e ampi, mai soffermarsi su un punto, stiamo
lucidando e non rimuovendo un graffio! E per l'appunto, se riscontrate altri piccoli graffietti sparsi per la carena utilizzatene un po
localizzando il movimento sul graffio, sempre agendo circolarmente per attenuarlo o eliminarlo del tutto a seconda della sua profondità.
Rimontiamo le nostre carene ed ecco lo scooterone a lavori finiti, che ne dite, sembra nuovo!!!
| ATTENZIONE | |
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I materiali utilizzati potrebbero essere nocivi per la salute, maneggiateli con la dovuta cautela e teneteli lontano dalla portata dei bambini. |