Innanzitutto: perchè è un "non" ristorante?
Perchè semplicimente non lo è!
Non è un ristorante, non è una trattoria, non è una pizzeria (non vi azzardate a chiederla!!!).
Semplicemente, è la casa di Pinè.
E per capire di cosa si tratta, si deve partire dalle sue origini...
Pinè è questo signore di mezza età , grassottello e sdentato, che vive in uno sperduto casolare di collina sopra Fognano (ci si arriva seguendo una strada sterrata), che da sempre offre ristoro ai gruppi di cacciatori che si avventurano su per la collina per andare a caccia.
Ma poichè Pinè dà da mangiare ai suoi ospiti solo ciò che lui personalmente coltiva e alleva, e chiede in cambio il minimo che gli serve per coprire le spese, senza pensare ad arricchirsi (è una persona semplice e a lui bastano i suoi campi, i suoi maiali e gli amici), non ci è voluto molto che si spargesse la voce che Pinè cucinasse meglio di uno sceff francese, e costasse meno della più economica mensa aziendale!
Però, quanto si paga, ve lo dirò solo alla fine del mio racconto, perchè qualunque cifra andrete a pagare, penserete che qualcuno si è sbagliato!
Dov'ero rimasto...
Ah, si...
Cosa si mangia da Pinè?
Come dicevo coltiva e alleva personalmente, e poichè non è un ristorante ma siete ospiti a casa sua, si mangia quello che mangia lui: scalogno (cipolline) sott'olio e carne di maiale. Poichè lui coltiva cipolle e alleva maiali.
I Maiali (con la "M" maiscola!!!) sono nel recinto nel cortile.
Io però vi consiglio di andarli a vedere accanto alla casa solo dopo aver cenato, se no vi viene tenerezza e non mangiate più.
Però purtroppo la vita è questa, e la carne prima di finire nei nostri piatti, era un animale vivo e con due occhioni che ve lo sareste portato a casa...
Ma torniamo a noi.
Ci si siede a tavola. Dove?
Un tempo era più bello: si magiava nella sala mentre Pinè cuoceva alla griglia la carne davanti ai vostri occhi, e parlava con voi. E il bello era che lo si aiutava pure, se si voleva, e lui gradiva.
Ora purtroppo per varie ragioni sanitarie ha dovuto cambiare.
Quindi si mangia nella veranda (chiusa con un telone di plastica un pò malconcio) oppure nella saletta privè, che non è altro che un gazebo di plastica nel mezzo del cortile. Quando prenotate, chiedete espressamente la veranda, così state in compagnia anche degli altri avventori/amici di Pinè.
A proposito: gli altri...
Da pinè non ci sono tavolini: nella veranda ci sono tue lunghi tavoloni di legno e sedie di casa sua: tutte diverse, come tutti diversi e scheggiati sono i piatti. Ma come dicevo: non è un ristorante ma casa sua, quelli sono i suoi piatti, le sue posate, e il bello è proprio questo. Comunque tranquilli: è tutto pulito e i bicchieri sono di plastica.
Ci si siete a tavola con gli altri e si magia con loro, passandosi i vasetti di scalogno e le teglie della carne.
Tranquilli: non restate senza: un'amica di Pinè ed un altro personaggio a dire poco simpaticissimo vi porteranno affettati e salumi vari prima (fino a scoppiare: dovrete dire voi che volete passdare alla carne!!!) e poi ovviamente il trionfo: Sua Maestà il Maiale!!!
Teglie di metallo starcolme di carne ai ferri, con salsicce fatte proprio da Pinè, lunghe anche 2 metri, coste lunghe mezzo metro, pancetta e bistecche!
Il pane è del forno del Paese, l'acqua è nella bottiglia di plastica (rigorosamente frizzante: se la volete naturale vi dà quella del rubinetto) e vino da cantina sociale di qualità non eccelsa e che io personalmente consiglio di bere con moderazione: pena un colossale mal di testa l'indomani. Ma non si va lì per il vino, intesi?
Che dire: i salumi si sciogono letteralmente in bocca (davvero: mai mangiata roba simile) e la carne è uno spettacolo! Non saprei come definirla, ma non è semplice carne ai ferri!
Lo scalogno poi è dolce/amaro al punto giusto (io da solo me ne sono mangiato mezzo vasetto!).
Finito tutto questo (e ne avanzerà !) si passa a limoncello e grappa fatta in casa (teribbile!!!) e biscottini fatti dalla signora.
E poi gran finale con il caffè alla grappa fatta da Pinè. Cioè: invece dell'acqua nella caffettiera ci mette la grappa. Quello che esce alla fine è un combustibile scuro che per quanto alcolico sia (ma neanche una cosa impossibile) va giù come l'acqua (ma occhio che non lo è!).
Chiacchiere e saluti finali, ma non fategli fare tardi, che il mattino dopo si alza presto e va nei campi...
Come si arriva da Pinè?
Partiamo dalla strada che congiunge Faenza a Firenze. Quella che poi passa anche da Marradi (famosa per la festa delle castagne e il trenino a vapore).
Lungo quella strada si incontra un paese che si chiama Fognano (dopo Brisighella, se venite da Faenza, o prima, se venite da Firenze).
Al centro del paese, dove la strada è più stretta (di giorno c'è il senso unico alternato), c'è un vicoletto che si chiama Via Macello che poi diventa subito Via Monte Visano. Vi infilate lì e andare dritto fino al primo bivio (al centro c'è una colonnetta con una madonniana). Giriamo a sinistra e andiamo sù all'infinito. Ad un certo punto la strada diventa sterrata, ma tranquilli: è battuta bene e anche se piove non si affonda nel fango (provato personalmente!).
Nell'ultimo tratto si fa impegnativa: sassoni invece della terra, forte pendenza e crateri lunari sulla strada: piano che si rischia di rompere qualcosa!
Lungo il tortuoso percorso ho pure incontrato un gigantesco cinghiale sul bordo della strada: se capiterà anche a voi, non innervositelo e superatelo con calma...
Arrivate ad un agriturispo ormai in declino, avanti ancora un pò e siete arrivati.
Si scende per una stradina ripidissima. Molti lasciano la macchina sulla strada principale (si fa per dire!) dove c'è un piccolo spiazzo e proseguono a piedi. Io con la mia Peugeottina e carichi in 5 sono sceso fino al cortile.
Il problema sarà a risalire....
Per meglio dirvi dove si trova, vi do le coordinate da inserire nel G.P.S: N 44°10'52'' - E 11°44'09''. Quando lo inserite fate in modo che sia centrato sulla strada, se no quando gli date quel punto da raggiungere, vi dice "Nessun percorso possibile".
Ultime cose: si prenota un mese per l'altro. Tiene al massimo 50 persone e come potete immaginare si fa la fila!!!
Si mangia a pranzo e a cena, scegliete voi.
Il giorno che avete prenotato fategli uno squillo di conferma, tanto per essere sicuri che non dia il posto a qualcun'altro.
Il suo numero è 349/0984267, ma sperate che sia in paese: da lui i telefoni non prendono.
Non arrendetevi: provate più volte se non risponde, perchè se è sul trattore non sente!
Ah, ecco che me lo dimenticavo: quanto si paga.
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Non ve lo dico!
Davvero quando lo saprete, vi verrà da dargli di più!!!!
Per la cronaca: per dare un'aurea di legalità a tutta questa cosa, "Gli Amici di Pinè" è un'associazione culturale non a fine di lucro, e quindi "sarebbe" richiesta una tessera associativa del costo di 5 Euro. Se la volete fare, è lì...
Buon appetito a tutti, io spero di tornarci presto, magari in estate, che si mangia all'aperto con il fresco della collina...