Swiss500miles

[nik]

sabato, 1 giugno. H: 4:00 - Diekiton -

Sono le 4 del mattino quando tirata la tenda nella stanza di albergo a Dietikon ( Zurigo ) ho modo di accertare quello che non volevo e speravo di vedere. Piove a dirotto, sono raffredatto con mal di testa, postumi forse anche dell'acqua presa ieri nel viaggio di andata dal traforo del S. Gottardo fino a Zurigo.
Inizia bene questa avventura con tutti gli indumenti tecnici stesi in bagno ad asciugare e con la convinzione che l'indomani, fra qualche ora io e Davide avremmo fatto ritorno a casa. Già perchè sotto un'acqua così violenta sarebbe stato da pazzi farsi un run di 500 miles.
Ma il destino era già scritto e la trama sarebbe stata tutta una sorpresa .
A colazione io Davide pianifichiamo il ritorno a casa con calma, con comodo con una doccetta calda in serata e la domenica da passare tutta in famiglia.
Caricati i bagagli sulle moto, pagato il conto dell'Albergo, ci mettiamo in strada , Davide guida uno sportster 1200 minimale , monosella , con scarichi indecentemente aperti .
Al semaforo prima dell'autostrada , gruppi di bikers percorrono il senso inverso della direzione da noi percorsa, ci salutano calorosamente. Vanno alla concessionaria H-D di Diekiton per definire l'inscrizione iniziata da casa telematicamente.
Decidiamo di andare a fare un giro anche noi in concessionaria giusto per vedere l'aria che tira , mentre continua a piovere a dirotto.
E lì si scatena tutto quello che non è prevedibile. L'euforia , la gioia di tanti appassionati, che non vedono l'ora di iniziare , Tedeschi , Francesi , Belgi , tutti fremono dalla voglia di iniziare. Ci sono i veterani , i principianti, insomma c'è una gran festa tra gente che ama la moto , i viaggi e l'amicizia.
In meno di 5 minuti veniamo travolti dall'entusiasmo e ci troviamo incanalati nelle colonne per l'inscrizione. L'organizzazione è Svizzera come Svizzere sono le regole del gioco. Niente sconti, 500 miglia da percorrere in lungo e in largo per lo Stato, non un miglio di meno pena la squalifica dalla manifestazione. E della pioggia che cade in modo indicibile nessuno fa caso. I controlli sono precisi sotto ogni aspetto. Documenti, l'inscrizione telematica il pagamento.
Io e Davide risultiamo su tutti gli elenchi e veniamo seguiti passo passo da gentili hostess dello staff dell'organizzazione che parlano inglese.
E' fatta. A questo punto parte il prologo, ovvero un trasferimento che ci porterà alla partenza del run che non è lì dalla concessionaria, bensì a 100 km più in là, sul lago di Lucerna.
Cerchiamo Italiani, ma in mezzo a quel caos non è facile. Scopriremo poi che tra 400 inscritti gli italiani sono più o meno 40.
Prima botta di cu1o. Vedo la moto di un Signore che riconosco . E' Miromoto un amico del Web chapter Harley. Lo contatto e gli chiedo asilo nel suo gruppo . Da soli io e Davide non avremmo potuto leggere il road book e seguire le piste stando nei tempi imposti dall'organizzazione mentre , mondo cane, piove copiosamente.
Miromoto ci accetta e come si conviene ci presenta al gruppo per passare le consegne, meglio dire ordini di servizio. Come stare nel gruppo e come scandire tempi e pause. Insomma veniamo catechizzati a dovere per non costituire zavorra nelle tempistiche pianificate dal gruppo.
E' così che si comincia con il prologo verso Lucerna, al punto di partenza. Trovo la giusta posizione nel gruppo in modo da avere sempre i riferimenti precisi e non perdermi. Si, perchè perdersi è un dei problemi con cui non ho fatto i conti. Tutti i partecipanti sono riuniti in gruppi. I gruppi viaggiano autonomi con i lori tempi in direzione dei chek points dove bisogna timbrare la tessera del road book. Capita di superare questi gruppi o di essere superati e in questo frangente bisogna stare attenti a non confondere i componenti del proprio gruppo con altri bikers . E' facile da dirsi , ma complicato quando si è in strada concentrati , di notte , e sotto una pioggia torrenziale.
Il gruppo di Miromto ha escogitato un semplice stratagemma per non perdersi. sopra il casco di ogni componente del gruppo è stata fissata una lucina, comoda da vedere da tergo e facile da riconoscere guardando negli specchi retrovisori. IO e Davide essendo ospiti nel gruppo per essere riconoscibili occupavamavo posizioni prdefinite.


fine 1^ parte

[nik]

2^ PARTE .
Sarà stata la pioggia, la concentrazione, insomma al primo chek timbratura siamo a Berna e neanche mi sono reso conto. I ragazzi apri-pista guidano le Ultra Glide, leggono le note del road book e aprono la pista tenendo una media sostenuta diciamo intorno a 80 km/h . Sembra poco stando seduti dietro ad una tastiera, ma immaginate le strade bagnate e sconosciute, la pioggia e le distanze da mantenere, la concentrazione era al massimo della tensione.
I gruppi sono tutti ancora ammassati quindi alla timbratura c'è coda . Poco male ne approfitto per bere un pò di integratore di sale.
dimenticavo : i chek-points timbratura sono 12 .
In foto : io e Davide in coda per la timbratura ; il parcheggio nel centro di Berna.

[nik]

Si parte verso Chateau d'oex, dove dovremmo arrivare in serata. Il gruppo perde un amico che subisce un guasto irrimedaibile. Si spacca l'alternatore e per questo amico il run finisce a Berna. Un secondo invece fora la gomma anteriore urtando ad un semaforo il compagno che lo precede. Un tocco lieve ma devastante. La gomma dello Stret Glide si taglia e si sgonfia. Il gruppo si compatta e come la squadra della Ferrari al pit stop del GP F1 si prodiga per risolvere il problema. Il guasto viene ridimensionato, la gomma è parzialmente riparata , ma sarà quasi un calvario per l'amico dello Street glide che dovrà cercare sempre un distributore dove gonfiare la gomma anteriore. Ma è sorprendente notare come questo problema venga immediatamente condiviso da tutti e caricato sulla propria moto da tutti. La gomma che si sgonfia è la gomma di tutti i componenti del gruppo, il distributore da cercare è un obiettivo di tutti.
Questo è un valore, una ricchezza che fortifica le convinzioni e alimenta la passione e la voglia di essere lì .

[nik]

fino a mezzanotte il giro prosegue senza problemi. Il gruppo marcia ad andatura regolare rispettando orari e media.
Piccolo problemi si rilevano con i rifornimenti . La moto di Davide essendo sportster non ha l'autonomia delle touring quindi deve rifornire quasi a frequenza doppia. Questo non è un problema , ma destabilizza il ritmo della media. I capitani di strada comunque gestiscono al meglio anche questa piccola criticità. Nelle foto : momenti di rifornimento e brevi contestuali pause di relax. Ultimo check point alla luce prima della sera. I gruppi cominciano a disgregarsi. Di notte, il nostro gruppo rimarrà e viaggerà sempre da solo.

[nik]

Quella sopra è la mia moto.
Carica come un cammello, con la borsa di Davide e le coperture antiacqua . In queste condizioni meteo tutto è difficile. Prendere un fazzoletto, togliere uno strato di guanti e riporlo in borsa. E' tutto umido e bagnato. La stanchezza non è ancora giunta , ma manca poco. I chilometri sono tanti ed ora arrivano anche i passi da scalare. Il freddo e l'acqua saranno in agguato.
Cambusa, un amico del gruppo, incaricato ai rifornimenti alimentari apre il baule della sua Ultra e come per in canto è come avesse aperto un negozio. Cioccolato brioches, gatorede, coca-cola, insomma un minibar, a disposizione.



fine 2^ parte.
a domani

[ivanrog]

grandioso nik .... speriamo arrivi presto domani ....

[vuferosilver]

Che dire..... siete mitici!
Aspetto il resto...

[berto59]

Grandissimo biker il nostro Nik....

Bel resoconto, belle immagini, ma soprattutto gran bella esperienza....non da tutti....

i mei complimenti....

[Landor]

letto tutto d'un fiato...

[luimil]

Complimenti. Sembrava quasi di esserci con voi.

[Microchip]

decisamente affascinante e coinvolgente.
Aspetto con trepidazione la continuazione
Complimenti Nik

[Citation62]

come al solito non possono deludere i tuoi resoconti!!!!

[Sting64]

è come un libro di avventure

[Type S]

ha detto bene Berto "non da tutti"

[nik]

dal 5° al 8 ° check points siamo in mezzo alle tenebre.
Il gruppo ha morale, ma è come se si stesse preparando al combattimento vero .
Miromoto, un vecchio lupo di mare, con tanto di sigaro in qualunque condizione si trovi, dirama bollettini e raccomandazioni.
<< bene ragazzi ora copritevi perchè si sale al passo a quota 2000 e farà freddo . Siamo quasi a metà , forza >> .
Ha smesso di piovere e nel gruppo composto da circa 20 persone , coloro che sono completamente asciutte si contano sulle dite di una mano.
Tra gli asciutti c'è Davide. Incredibile..... guida uno sportster che più naked non si può e lui è completamente asciutto. Guidare uno sportster dopo ore e ore sotto un'acqua torrenziale ed essere asciutti è quasi un ossimoro.
Inizio a litagare con la tuta antiacqua. Genera condensa in quantità industriale e mi bagna i pantaloni e parte della giacca. Decido di toglierla, ma Davide mi consiglia di tenerla indossata in previsione del passo e del probabile freddo.
Si parte , compatti e concentrati. I due apripista corrono come volpi tra stradine e statali sicuri e con disinvoltura come se quelle strade fossero casa loro. Noi altri dietro come cani da segugio .
Miromoto aveva raccomandato: << abbiamo tre nemici : il freddo, la stanchezza e il sonno. >>
Il primo lo conosco bene e so difendermi, gli altri due .........e chi li conosce ? ..........motociclisticamente parlando.
il freddo non può vincermi perchè vesto i capi tecnici invernali , quelli utilizzati per andare all'Elefante, e la temperatura benché si salga il passo è di circa 6/7° .
La stanchezza invece si fa sentire . Mi accorgo di ansimare e di respirare a bocca aperta. Fatico molto per tenere il passo dell volpi , inoltre non sono al massimo della forma fisica, ho un forte raffredore e sopravviene anche un'emicrania, forse perchè sono stomaco vuoto.
Subito dopo il passo al check point, Miromoto guardandomi in faccia scorge la mia fatica. IO non gli dico nulla ma sono esausto. Lo confesserò solo a Davide. Si rivolge a Cambusa ordinandogli di servirmi una bomba . Un miscuglio a base di red-bull e chissà cosa. Ma c'è chi sta peggio di me. Un tipo che chiamano l'avvocato è conciato male . Ha un sonno bestia ed una faccia che è tutto un programma. Bevo la pozione magica e mi pare di stare meglio, quindi si parte subito dietro alle volpi. Si arriva per fortuna al check point dove Miromoto ordina una pausa di 30 minuti, ma alle 5 precide << bottone >> . Cerco di riposare e noto che anche gli altri del gruppo non sono più tanto arzilli.
Precisi ci muoviamo alle 5 per la tappa che porta in Italia a Domodossola , ed è proprio qui che comincia per me la parte più difficile di tutta l'avventura, inizio ad accusare il sonno. La pozione che cambusa mi ha dato non ha sortito effetto, non riesco a rimanere sveglio, mi casca la testa verso il serbatoio . Grido come un pazzo nel casco, contraggo tutti muscoli volontari per non addormentarmi , ma so che non posso continuare per molto.
Non posso fermarmi e non voglio essere un problema, il gruppo è in leggero ritardo a causa dei due incidenti tecnici capitati nel pomeriggio. Siamo sotto media complessiva, in pratica in leggero ritardo. Le curve sinuose delle strade che intanto ci hanno riportato in Svizzera mi cullano e mi invitano tra le braccia di Morfeo.

Non giudicatemi per questo , non ero lucido.

Devo stare sveglio . Non so più cosa fare. Tiro con forza due pugni con la mano sinistra sulla coscia per farmi male. Non funziona sono debole . Allora mi viene un'idea.
Mi morsico l'interno del labbro. Con gli incisivi morsico deciso convinto di salvarmi la pelle, fino a sentire il sapore del sangue . Non sento male , ma è come una puntura fastidiosa. Reggo , forse ho trovato il modo, intanto incomincia albeggiare.
Che spettacolo, Non avevo mai guidato all'alba in mezzo a vallate ed altipiani. Mi pare di sentirmi meglio , il mal di testa non c'è più , arriviamo al check alle 6:00 . L'avvocato è uno zombi, se gli parli non ti risponde, ha una faccia che è tutto un programma. Siamo oltre alla metà del percorso, il tempo non è bello ma almeno non piove. Questa volta decido di spogliarmi i pantaloni antiacqua che mi grondano condensa da tutte le parti. Gli altri invece mantengono gli indumenti contro la pioggia perchè le previsioni non sono affatto belle . Breve pausa dopo la timbratura e si riparte. Notiamo intanto che un gruppo di bikers svizzeri ci segue con una quindicina di minuti. In pratica noi partiamo dal check e loro arrivano.
Direzione Gottardo, a Nord. Le volpi corrono e battono il tempo come metronomi. Mi sento bene, ho vinto il sonno dandogli una bella pedata nel cu1o. La fatica c'è ma è sotto controllo, guido in sicurezza e con divertimento tra le colline in questa parte di Svizzera che pare il poster del cioccolato Milka. E' mattina e avvicinandosi al Gottardo inizia a piovere, tanto per cambiare.

SEGUE